Ho letto con stupore quanto dichiarato dal sindaco di Portoferraio a proposito della chiusura di alcuni negozi del centro storico. Sono rimasto veramente sconvolto (o sconcertato, come direbbe lui) dalle dichiarazioni del primo cittadino portoferraiese il quale non dà nessun input per scongiurare la morte del centro storico; piuttosto, questo meraviglia ancor di più visto che è stato per 9 anni (e lo sarà ancora per un anno circa) il sindaco di Portoferraio.
Nella sua nota Peria dice che aveva ipotizzato delle tariffe differenziate con ulteriore incentivi a chi sarebbe rimasto aperto per un periodo più lungo dei soliti 3 masi estivi. Ma come? Lui ipotizza? Lui è il sindaco e di regola decide, o forse qualcuno della giunta gli ha messo il bastone fra le ruote? E poi, ipotizza e non mette in opera? Sembra il triste replay di tutte le cose promesse da alcuni assessori anche sulla stampa e mai fatte, tipo il parcheggio nel periodo invernale in piazza Cavour, oppure le famose fontanelle, e ci sarebbe da riempire le pagine, senza andare a cercare assessorato per assessorato.
La crisi esiste e persiste, verissimo, ma un amministratore deve cercare di tutelare i propri cittadini e anche i commercianti, non solo quelli del centro storico ma tutti. Non si può cercare di cambiare le carte in tavola, questa Amministrazione specialmente nel centro storico ha sbagliato sin dall’inizio della precedente giunta capitanata sempre da Peria, cominciando dal percorso del traffico in entrata e in uscita, prima in un senso poi dopo poco nell’altro, e poi il resto: dai famosi “pipi ritti” di via Guerrazzi, al nuovo arredo di piazza con quei vasi che (a parte il gusto) in questi giorni sono stati spostati per le manifestazioni natalizie organizzate dalla Pro Loco nuova nata (finalmente), ed hanno lasciato nel luogo dove erano posizionati delle brutte stampe di ruggine nelle lastre secolari della piazza.
Quindi il sindaco e la sua giunta non possono dare la colpa al fatto che l’Ospedale e la posta si sono spostate, ma dovrebbero farsi loro un esame di coscienza per verificare lo stato di degrado in cui versa il centro storico non solo per le attività commerciali ma per tutto: basta per tutti la pulizia e le strade dissestate, basterebbe che qualcuno della giunta si facesse una passeggiata per le vie di Portoferraio.
Le ricette ci sono e sono sicuro che commercianti e associazioni sarebbero ben lieti di sedersi ad un tavolo (come piace tanto a Peria) con l’Amministrazione, ma non certo la soluzione sta nella stagionalità del centro storico, oppure come dice l’assessore Zini nel reinventarsi nuove attività commerciali. Chiudo il mio intervento suggerendo alla giunta portoferraiese di rivedere al proprio interno almeno per quel poco tempo che le rimane qualche delega, soprattutto fra quelle che probabilmente non hanno eccelso per la puntualità nel risolvere problemi che con uno dei tanti tavoli di concertazioni che il sindaco ha sempre sbandierato potevano essere risolti.