1450 famiglie portoferraiesi stanno ricevendo, in questi giorni, altrettanti avvisi di accertamento inviati da ESA spa. Le cartelle sono frutto di un incrocio di dati tra la società che si occupa di smaltimento rifiuti con i dati del catasto, ad opera della società informatica Info Tirrena, nell'ambito della lotta all'evasione e all'elusione dei tributi T.I.A. I presunti errori sono calcolati sulla base degli ultimi cinque anni, e questo è il motivo per cui gli importi raggiungono cifre esorbitanti, tra questi, gli evesori totali sarebbero addirittura 196. Ma i dati presenti nel registro del catasto, potrebbero anch'essi essere sbagliati e non sono comunque di natura probatoria. Una coppia di pensionati abitante in via Aldo Moro, per esempio, si è vista recapitare una fattura di euro 666,00 per un adeguamento, secondo loro errato. In questo caso specifico, verrebbe attribuita all'abitazione dei coniugi una superficie di 70 mq superiore alla realtà. Quello che l'utente può fare in casi come questo, come ci ha confermato Ilio Pisani, Presidente di ESA spa, è recarsi tempestivamente negli uffici di quest'ultima e pretendere la verifica della metratura. Abbiamo sentito sulla vicenda anche il parere del Sindaco di Portoferraio Roberto Peria, il quale ci ha confermato che il cittadino oggetto del conguaglio, per alleggerire l'onere di questo pagamento, può richiedere la rateizzazione, ed evitare così l'esborso di una grossa cifra in un unica soluzione come richiesto nelle cartelle. Sono moltissime le persone che si sono già recate presso gli uffici della società per chiedere chiarimenti e minacciare ricorsi, ma ESA tranquillizza che c'è la possibilità di accertamenti che si possono fare per verificare la legittimità della richiesta prima di ricorrere all'opposizione per vie legali.
Tatiana Paolini