“Legambiente Arcipelago accusa il Parco di avere una concezione ottocentesca di Educazione Ambientale prendendo spunto dal capitolato del bando di gara appena pubblicato, focalizzando la critica sulle attività previste nella sede di Lacona.
Fermo restando che il Bando per l’affidamento per un triennio di questi servizi, mettendo in gioco notevoli risorse per l’’Ente pubblico è diventato un procedimento di gara europea, la progettazione di Educazione Ambientale non si esaurisce certo nei contenuti relativi al provvedimento di affidamento dell’incarico previsto con il bando.
In particolare, non si può certo dimenticare quanto promosso e organizzato dal Parco attraverso altri bandi e altre risorse, messi a disposizione proprio per le scuole dell’Arcipelago.Si tratta di interventi consolidati che si sono affermati e che hanno prodotto molti materiali interessanti e tuttora ne sono in corso diversi che si sviluppano nel territorio per la conoscenza della biodiversità.
Negli anni sono stati attivati laboratori, quaderni didattici, progetti specifici molto spesso promossi in forma di coprogettazione proprio con i docenti delle diverse scuole, in sintonia con le indicazioni emergenti dalle linee dell’Educazione Ambientale, attestati a livello nazionale da direttive ministeriali, e inseriti nelle programmazioni regionali.
Il lavoro di educazione è stato svolto anche con apposite risorse di progetti LIFE per coinvolgere i giovani verso i temi portanti dell’azione di conservazione della biodiversità. Il richiamo alle indicazioni del CIREA, ovviamente condiviso, sancisce proprio la qualità e il valore di tante azioni svolte dal PNAT che si potrebbero enumerare e descrivere con la documentazione prodotta dalle scuole sulle esperienze effettuate.
Certo l’Ente ha anche promosso il cofinanziamento alle scuole che da tutt’Italia sono arrivate sull’Arcipelago per conoscere il Parco, sono state cofinanziate attività che possono essere state escursioni in natura di pochi giorni, come fanno del resto molti altri parchi nazionali, ma il PNAT ha sostenuto anche le partecipazioni ai campus settimanali di studenti delle scuole medie superiori di oltre 100 istituti nazionali per attività pratiche educative outdoor, dal 2006 organizzate sul territorio all’Elba, Capraia e Pianosa con oltre 4.000 studenti coinvolti.
Per ciò che riguarda le Case del Parco, dopo anni di gestione delle strutture in modalità punti informativi affidati alle bravissime guide Parco, con questo bando si è inteso intraprendere una loro progressiva conversione in CEA. Anche il nascente presidio di Lacona dovrà essere organizzato in tal modo, proprio per raggiungere questa connotazione su cui si punta per promuovere le formule di educazione ambientale oggi declinate in varie specificità (cittadinanza attiva, per esempio).
Il percorso di riconoscimento delle strutture quali CEA sarà perciò una tappa importante che l’Ente deve avviare. La procedura di affidamento della gara prevede che la ditta che si aggiudicherà la gara dovrà essere selezionata mediante la procedura dell’offerta economicamente più vantaggiosa.
Questo tipo di selezione comporta che la competizione tra coloro che presenteranno le offerte con un confronto analizzato da una apposita commissione che valuterà l’offerta tecnica, che consisterà in una progettazione complessiva ed originale che riguarderà anche la gestione del CEA.
In questo contesto molti degli aspetti evidenziati da Legambiente Arcipelago potranno essere di spunto ai partecipanti per le loro proposte progettuali. Personalmente non solo li condivido, ma conosco quanto di buono ha fatto e sta facendo Legambiente in questo campo in tante realtà in giro per l’Italia, compresa Rispescia a due passi da casa mia. Ma, ripeto, nel bando sono indicati solo i “titoli” il progetto è tutto da scrivere e la qualità farà la differenza nell’aggiudicazione visto che pesa per l’80% nel punteggio mentre l’offerta economica solo per il 20%.”
Giampiero Sammuri
Presidente PNAT