Alla luce dei necessari approfondimenti e valutazioni, riteniamo che il Piano Sanitario proposto da Portoferraio e Campo nell’Elba meriti di essere “rivisitato” e completato in alcune parti, preferibilmente in collaborazione con TUTTI i Sindaci dell’Elba, i loro consulenti, la Direzione dell’ASL Nord Ovest e in particolare con gli operatori del settore che sono maggiormente coinvolti nelle problematiche ospedaliere insulari. Del resto i servizi sanitari non sono né di destra e né di sinistra ma fanno riferimento al Bene Comune e alla qualità della vita della popolazione elbana.
1) La Chirurgia deve essere U.O.C, ovvero un reparto ben funzionante di Chirurgia generale di buon livello, con un Direttore preparato che sia una guida in grado di favorire la “crescita” di una squadra, in modo da poter affrontare interventi programmati e in emergenza-urgenza. Spesso le avversità meteo impediscono il trasferimento del paziente in tempi rapidi e pertanto si rende necessario avere un reparto efficiente, di buon livello. L’equipe itinerante, utilizzando le risorse della Rete va bene, tuttavia non è corretto basare l’intera attività su questo modello. È indicata anche per interventi particolari (ad es. come avvenuto nel maggio del 2017 con l’intervento di mastectomia per tumore al seno).
Inoltre, la presenza di una chirurgia di buon livello consentirebbe un supporto per gli altri reparti: per esempio, in alcuni casi di emergenza, anche a Ortopedia e Ostetricia. Si avrebbe quindi il vantaggio di creare una “rete” all’interno dell’Ospedale.
2) Ortopedia: indispensabile avere una U.O.S, con un responsabile sull’Isola e con un adeguato numero di personale sia per interventi programmati che in urgenza.
3) Devono essere inoltre inseriti nel Piano Sanitario i seguenti servizi:
a) Servizio di endoscopia digestiva con reperibilità H/12
b) Cardiologia: reperibilità cardiologica
c) Mantenimento del Servizio di nefrologia/dialisi
d) Laboratorio analisi- Centro Trasfusionale
e) Cure Palliative- Terapia del dolore
f) Per quanto concerne il Reparto Materno Infantile si apprezza il supporto e l’onere della Rete Aziendale per garantire il servizio, ma la presenza di un responsabile sull’Isola sia per la Pediatria, sia per l’Ostetricia consentirebbe una miglior continuità.
g) Mantenimento del Servizio NPI (Neuropsichiatria infantile) e servizi ad esso correlati (fisioterapia, logopedia)
h) Ambulatori specialistici
In merito all’ipotesi di “un’unica area di degenza plurispecialistica” si ritiene che l’area di degenza unica sia una soluzione inappropriata che va ad intaccare negativamente l’attività del reparto di medicina che attualmente risulta un buon reparto e che è una garanzia per le cure di molte patologie del nostro ospedale insulare. Di conseguenza esprimiamo parere assolutamente negativo a tale area che appare solo una contrazione dovuta ad obiettivi di mero risparmio a scapito del servizio e della qualità! Ricordiamo che in base al rapporto posti letto/abitanti il nostro ospedale risulta già inferiore ai numeri a cui avrebbe diritto ed un ulteriore accorpamento di reparti provocherebbe una diminuzione sia di personale e soprattutto anche di posti letto.
Riteniamo che gli altri punti descritti nel Piano possano considerarsi sufficientemente adeguati alla nostra realtà insulare.
Alla luce di quanto sopra si suggerisce una pausa di riflessione e, a seguire, una nuova riunione della Conferenza dei Sindaci al fine di raccogliere le proposte sopra descritte.
I sindaci di Portoferraio e di Campo nell’Elba, anche se da soli raggiungono la maggioranza all’interno della Conferenza dei Sindaci, non hanno il diritto morale ed etico di decidere da soli sulla testa di tutti gli elbani.
Sommessamente suggeriamo anche che un dipendente dell’ASL Nord Ovest, come minimo in conflitto di interesse, si astenga, in qualità di politico, non solo a partecipare alle riunioni ma anche ad occuparsi di politiche sanitarie che interessano direttamente l’azienda per cui lavora.
Anna Bulgaresi, sindaco di Marciana
Ruggero Barbetti, sindaco di Capoliveri