Concordo in pieno con l'allarme lanciato dalla Gestioni Nautiche Buechi. L'idea che anche quest'anno ci siano problemi col gasolio è surreale per il capoluogo di un'isola che vive di turismo e anche, e non poco, di turismo nautico.
Non è mai facile capire per il cittadino la filiera dei problemi burocratici che determinano una situazione così assurda, ma è evidente che le istituzioni o qualcuna delle istituzioni coinvolte nella vicenda non fa tutto quel che deve.
Alle considerazioni della lettera, vorrei aggiungerne due: intanto è vero che per molti tipi di barche il distributore del molo Gallo è l'unico in un raggio di miglia ragionevole, tanto che a molti converebbe fare gasolio a Salivoli, in continente. Ed è vero che di fronte alla clientela italiana e internazionale il fatto che in una rada bella e famosa come quella di Portoferraio popolata da migliaia di barche di tutti i tipi, non sia efficiente e funzionante un distributore di gasolio, appare sconcertante. Insomma non è un bel biglietto da visita per Portoferraio.
Aggiungo che da anni il distributore dovrebbe essere reso più efficiente e sicuro, con più pompe e più spazio per l'ormeggio. Anzi, probabilmente servirebbe un distributore in un altro punto, non infestato dalle onde dei traghetti e dall'incombenza dei pescherecci che rendono difficile la manovra per le barche di certe dimensioni. Lo dico con franchezza, poichè da decenni vengo all'Elba e da molti anni mi scontro con la mia modesta barca con questo problema: mi pare il segnale di un'isola che non vuole crescere.
Girando il Mediterraneo, in barca e non, non ho mai trovato una situazione così assurda. Qualcuno si prenda le sue responsabilità.
Bartolo Misiani