Sull’attacco di Barbetti e Ferrari al sindaco di Piombino per la questione dei flussi turistici per l’Elba, interviene nuovamente Giuliani spiegando il senso della posizione presa.
“Piombino vive da anni una situazione di grave disagio per l’affflusso di turisti diretti all’isola d’Elba. Le lunghe file, come specificato nella lettera, comportano enormi disagi in termini ambientali, logistici e della sicurezza, oltre ai costi necessario per la manutenzione delle strade.
Per la città e per tutte le sue attività si tratta quindi di un costo economico e sociale non indifferente.
Proprio per questo, oltre a sollecitare il ministero perché si acceleri il più possibile il percorso di completamento della 398 fino al porto, ho chiesto di poter aprire un confronto con l'Autorità portuale di Sistema dell'Alto Tirreno – competente per il porto di Piombino – per individuare forme di contribuzione diretta o indiretta da parte di questo ente nei confronti del comune di Piombino sia perché giuridicamente consentito (e in più parti d'Italia attuato) che in ragione degli oneri che il comune di Piombino deve da solo sostenere senza alcun ritorno economico (ricordo in tal senso alcuni dati significativi: 4 milioni di persone in transito ogni anno di cui circa 1 milione e mezzo di turisti).
Parlare di “profitti” come hanno fatto Barbetti e Ferrari è quindi fuori luogo e assolutamente fuorviante.
Credo inoltre che queste tematiche legate alle infrastrutture, al completamento della 398, alla viabilità di accesso al porto di Piombino non possano essere il problema di un singolo Comune.
Per le implicazioni che questi temi hanno, e per le conseguenze che possono avere anche sull’Elba, dovrebbero essere gestiti in un’ottica territoriale, mettendo insieme i Comuni dell’Elba con Piombino e gli altri eventuali comuni interessanti, secondo una visione comune di collaborazione, e non di contrapposizione o di rivalità. Grandi sinergie potrebbero essere messe in campo se prevalesse un approccio di questo tipo.
Comune di Piombino