Una visita al Pronto Soccorso anche questa estate non poteva mancare! Babbo caduto in casa ha un polso fratturato! Quindi ho potuto verificare ulteriormente da vicino e da utente le carenze strutturali conclamate del nostro Pronto Soccorso!
Nelle ore in cui sono stata al ps ho avuto modo di osservare bene i locali e di guardarmi intorno.
Il nostro Pronto Soccorso ha una struttura muraria vergognosa, nemmeno nel terzo mondo la trovi!
La privacy non esiste perchè la camera calda non c'è, non parliamo di sicurezza e di vie di fuga dentro gli stanzini con le finestre murate.
Non si passa con la barella se c’è anche un paziente in sedia a rotelle che percorre il piccolo corridoio stretto, non si passa perché lungo il corridoio si trovano “posteggiati” i pazienti in barella, in attesa, quindi passare con due barelle la vedo dura!
Sempre nel corridoino ci sono le porte delle stanzine con finestre murate, dove sono collocati/ammassati i pazienti in attesa di visita o di esito.
Le porte del bagno si aprono verso il corridoio così che per evitare di sbatterla sulla barella che transita o su qualcuno, ti devi preventivamente affacciare e nel caso retrocedere per lasciare il passo!
La sala di aspetto viene costantemente attraversata dalle barelle con i pazienti portati dalle varie ambulanze provenienti da tutta l’Elba con i vari codici, quindi anche un codice rosso con le peggio ferite e sanguinamenti è esposto al pubblico nell’accedere al PS.
Alla grazia del rispetto della DIGNITÀ DEL PAZIENTE e di quelli in attesa.
Appena si entra davanti alla porta con i vetri, in sala d’aspetto c’è un gabbiotto dove gli infermieri ricevono e se uno ha qualche chilo di troppo non vi entra, degno del villaggio dei Puffi! Mi vergogno di fornire ai turisti tale servizio e tali visioni.
Per fortuna che il personale del Pronto Soccorso è veramente bravo, ma serve anche la struttura per lavorare al meglio senza fare le gimcane per spostare le barelle.
Noi elbani paghiamo le tasse come tutti i cittadini della Toscana e provvediamo al suo PIL, ma indietro in servizi sanitari non ritorna quello che invece hanno altri cittadini sulla costa.
Per non parlare poi che smantellata l’ortopedia non si fa più attività chirurgica/ortopedica di un tempo e sembra che i pochissimi medici ortopedici in servizio facciano turni massacranti, (poi si dá il consenso - revocato - al loro trasferimento in piena stagione estiva).
Per forza non si trovano medici e quelli che ci sono se ne vanno, se come sembra vengono sottoposti sottoposti a rischi e turni massacranti.
E ora volete declassare la nostra chirurgia? Così sarà smantellata come l'ortopedia che era un fiore all'occhiello, ma forse non piaceva...Sappiate che non lo permetteremo!
Turni massacrani, carenze strutturali e anche, sicuramente, del parco macchine e della tecnologia non invitano certo a venire a lavorare all'Elba!
Propongo appena possibile e al più presto un'assemblea pubblica per la gente elbana con tutte le componenti: medici, infermieri e anche le associazioni di soccorso, per fare il punto della situazione della sanità elbana e decidere azioni da intraprendere.
Manola Balderi - Gruppo Elbano Sanità