Ci sono le sette firme dei sindaci dell’Isola d’Elba in calce ad una lettera che è stata inviata dal sindaco di Portoferraio Mario Ferrari, in qualità di Presidente della Conferenza dei Sindaci, al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, al ministro della Giustizia Alfonso Bonafede e al ministro degli Interni, Matteo Salvini.
"Il processo di razionalizzazione e concentrazione delle sedi giudiziarie, avviato dai precedenti governi con la soppressione di tante sedi distaccate – si legge nella lettera - ha sin qui giustamente salvaguardato le sedi delle isole minori, con una serie di proroghe. Queste hanno consentito a popolazioni, già afflitte dai disagi dei collegamenti, di poter continuare ad accedere normalmente alla giustizia come la Costituzione assicura.
Nella scadenza delle proroghe in questione, il Governo sembra intenzionato ad adottare un decreto legge che - secondo quanto si apprende dalle anticipazioni - farebbe salva solo la sede distaccata di Ischia e non anche quella di Portoferraio.
Se ciò fosse vero, si perpetrerebbe ai danni di un territorio che conta più di 30.000 abitanti un'evidente ed irragionevole ingiustizia che i sottoscritti sindaci chiedono sia scongiurata.
Ricordiamo che l'attuale Ministro proponente la norma, quando era parlamentare, si era fatto paladino delle istanze elbane schierandosi a favore del mantenimento del Tribunale di Portoferraio, così riconoscendo il giusto diritto della popolazione isolana a godere della tutela giudiziaria, senza dover affrontare i costi e i disagi dei quotidiani collegamenti marittimi. Se è vero che il programma di governo dell'attuale maggioranza prevede di riportare gli uffici giudiziari più vicino ai cittadini, è evidente che una politica discriminatoria tra isola ed isola, come quella che si profila, smentirebbe in modo clamoroso questo obiettivo."
“Mai come in questo momento – ha commentato Mario Ferrari – era importante dimostrare che l’isola, quando è necessario, sa muoversi in maniera decisa ed unitaria. Dopo questa presa di posizione istituzionale attendiamo una risposta certa alle legittime istanze del nostro territorio, che non può più essere sottoposto agli umori della politica in questioni di vitale importanza come quella del diritto alla giustizia”.