“Una decisione francamente incomprensibile che disconosce gli impegni presi dal precedente Governo e dallo stesso attuale Ministro della Giustizia di cui a farne le spese, se non verrà rettificata, sarà l’intera comunità elbana che rischia di venir privata, dal prossimo 31 dicembre, di un presidio e di molti servizi fondamentali per le esigenze quotidiane”. Così Gianni Anselmi, consigliere regionale presidente della commissione Sviluppo economico, illustrando la mozione urgente presentata per chiedere un impegno in merito anche alla Giunta regionale.
Sulla materia è intervenuto dapprima un decreto legge del 2012 che prevedeva la revisione delle circoscrizioni giudiziarie e la soppressione di alcune sezioni distaccate, tra cui quella del tribunale di Livorno a Portoferraio; successivamente, nel 2014, un altro decreto legislativo ha integrato la disposizione prevedendo il temporaneo ripristino delle sezioni distaccate di Portoferraio, Ischia e Lipari in virtù della natura insulare dei territori. Con l’approvazione del ‘Milleproroghe’ del 24 luglio 2018, il governo ha concesso la proroga del termine del temporaneo ripristino soltanto alla sezione distaccata di Ischia.
“I territori insulari sono, per definizione, realtà particolari che richiedono la dovuta considerazione da parte delle istituzioni – prosegue Anselmi –: garantire la presenza di strutture e servizi indispensabili è un dovere che chi amministra dovrebbe tenere sempre ben presente. Costringere un’intera comunità a sostenere costi di trasferimento continui per recarsi in continente e i disagi che ne conseguono, vuol dire rendersi complici di un isolamento che va ben oltre quello geografico e favorire l’impoverimento di aree distanti dai centri più grandi. Ho presentato una mozione per sollecitare l’impegno della Giunta regionale, che sono certo non mancherà, ad attivarsi con il Governo affinché rettifichi la decisione presa in merito alla soppressione della sede distaccata di Portoferraio e con il Parlamento perché venga ripristinata già in sede di conversione del decreto Milleproroghe recentemente approvato”.