L’articolo 52 del TUEL, che è riportato pressoché integralmente quale articolo 43 del regolamento per il funzionamento del consiglio comunale, disciplina la “MOZIONE DI SFIDUCA”.
Tutte le delibere sono iscritte all’O.d.G. del Consiglio Comunale secondo l’ordine di presentazione al protocollo generale; ma la mozione di sfiducia ha una sua precisa e particolare normativa non potendo essere presentata in Consiglio Comunale prima di 10 gg e non oltre 30. E’ palese che lo spirito del legislatore nel normare questa tipo di mozione è quello di conferire allo sfiduciato un arco temporale, un mese per l’appunto, durante il quale può preparare la sua memoria difensiva di fronte agli sfiducianti.
Le minoranze che hanno organizzato “una conferenza stampa per protestare contro il mancato inserimento della mozione di sfiducia al sindaco di Portoferraio Mario Ferrari nel prossimo consiglio comunale” hanno dato dimostrazione di non conoscere le normative del regolamento, spingendo per sottrarre allo sfiduciato il tempo che la norma gli concede.
In qualità di Presidente del Consiglio ho chiesto al Sindaco di rispettare questo arco temporale ed ho informato in Conferenza dei Capigruppo che un Consiglio Comunale nel quale inserire la mozione di sfiducia sarebbe stato organizzato per il 12, 13, o 15 di ottobre, rispettando così sia l’art. 52 del TUEL, sia i diritti dello sfiduciato, sia i diritti delle minoranze.
Destano per tanto meraviglia le considerazioni fatte dalle minoranze che insistevano per inserire la mozione nel primo Consiglio Comunale utile, soprattutto perché fatte da chi ha ricoperto in passato il ruolo di Presidente del Consiglio, e da chi ha ormai una esperienza più che decennale di consigliere e pubblico amministratore e che, quindi, dovrebbe avere una adeguata conoscenze delle dinamiche regolamentari.
Spogliandomi del mio ruolo di Presidente del Consiglio per assumere quello di consigliere di maggioranza, ritengo che questa mozione di sfiducia sia assolutamente pretestuosa perché basata solo su “osservazioni” che giungono da un segretario licenziato da questa amministrazione per plurime inadempienze, e delle quali le minoranze approfittano per fare quello che meglio sanno fare: protestare e ostacolare l’attività di governo che in questi mesi è particolarmente frenetica, sottraendo tempo e risorse umane per la risoluzione di problemi che riguardano i cittadini di Portoferraio.
Il sindaco avrà tutto il tempo per spiegare e far capire la pretestuosità e l’infondatezza di questa mozione durante il Consiglio Comunale che si terrà nei tempi previsti dalla normativa, né prima né dopo, ed al quale mi auguro la presenza dei rappresentanti della stampa nonché la partecipazione di una ricca rappresentanza di cittadini.
Dr. Luciano Rossi