"Un altro medico specialista in bilico all’ospedale di Portoferraio. È così che l’Asl 6 tutela il rapporto fra medici ed elbani?". È quanto si chiede il consigliere regionale del gruppo “Più Toscana” e membro della IV commissione “Sanità”, Gian Luca Lazzeri, che punta il dito sulle politiche del personale dell’azienda sanitaria livornese raccogliendo le proteste sollevate dai pazienti dopo il paventato abbandono dell’isola da parte della specialista in Diabetologia dell’ospedale di Portoferraio.
Il medico in questione ha un incarico come libero professionista diabetologo presso Piombino, Cecina ed Elba. Un contratto che triplica il lavoro di questa figura professionale costretta a seguire tre centri diabetologici come libera professionista mettendo a disposizione dei pazienti di queste città un terzo del tempo totale".
Nel mirino del consigliere la determinazione generale n° 41 del 29/01/2013 che proroga un contratto libero professionale a medico diabetologo presso la rete aziendale di diabetologia dell’Asl livornese.
"Una misura – spiega – che smonta dalle fondamenta il rapporto fra medico e paziente, costringendo il professionista a rimbalzare di città in città a scapito del rapporto umano con le persone in cura. E i risultati si vedono. Secondo il report delle performance del sistema sanitario regionale, la diabetologia elbana è fanalino di coda nell’indicatore di ospedalizzazione con un valore di 38,56 punti a fronte del primato della piana di Lucca con 8: se si ospedalizza molto significa che le cure in ambulatorio non sono abbastanza efficaci".
Statistiche che per il consigliere sono figlie di una politica sul personale sacrificata dalle sforbiciate. Un modus operandi, quello dell’azienda, che ha già colpito il reparto di oncologia dell’ospedale elbano, mettendo a rischio grandi professionalità.
"L’inserimento di medici specialisti in reti aziendali – continua – non fa altro che penalizzare i pazienti e la qualità del servizio offerto; i vertici dell’Asl in questa maniera aumentano la distanza fra le cure dell’azienda e i pazienti. Chiediamo – conclude il consigliere – che le differenze territoriali dell’Elba siano valorizzate e non discriminate. Per questo è fondamentale che l’azienda sanitaria si faccia garante del rapporto medico-paziente, soprattutto in una realtà isolana sui cui ancora bruciano le cicatrici dei tagli".