Proseguono gli incontri tecnico-politici legati alla progettazione e realizzazione di un tracciato elbano che vada a collegarsi con il progetto della Ciclovia Tirrenica, sancito dalla firma di un protocollo d’intesa fra Regione Toscana, Liguria e Lazio e che collegherà 11 province, da Ventimiglia a Roma.
Si è tenuta infatti nei giorni scorsi una nuova riunione fra i rappresentanti del comuni dell’Elba, di cui è capofila Portoferraio, e i tecnici della Regione Toscana, per aggiornare la situazione e prepararsi alla progettazione esecutiva dei tracciati, che per quanto riguarda Portoferraio avranno come punto di partenza il porto andando verso il versante occidentale fino alla residenza napoleonica di San Martino, mentre dalla parte orientale attraverseranno San Giovanni fino a congiungersi alla vecchia strada militare. Da questo punto la ciclovia proseguirà verso est in direzione Porto Azzurro, Capoliveri e Rio mentre, verso ovest, il percorso proseguirà seguendo quello della Grande Traversata Elbana.
Come reso noto dai funzionari della Regione, il primo intervento per la Toscana avverrà in Versilia, grazie a tutta una serie di parametri tecnici di attuabilità già presenti nella zona.
“Ora dovremo stringere i tempi – ha commentato l’assessore al demanio Claudio De Santi – predisponendo dei progetti esecutivi di alcuni stralci che possano andare ad intercettare quei finanziamenti che la Regione Toscana potrebbe avere disponibili alla fine del proprio mandato amministrativo. L’invito a tutti i colleghi degli altri comuni, che ringrazio per la fattiva collaborazione, è quello di farsi trovare pronti, facendo riferimento anche alla Gestione Associata del Turismo per interventi economici che dovessero rendersi necessari nel breve periodo”.
“L’Elba deve necessariamente avere un suo itinerario ciclabile – ha aggiunto il sindaco di Portoferraio Mario Ferrari – le potenzialità del nostro territorio nel campo del cicloturismo sono in crescita esponenziale, e non possiamo perdere questa occasione di fornire agli appassionati delle due ruote una ulteriore attrattiva che li colleghi oltretutto a tutte le altre peculiarietà del nostro territorio”.