Un atto coraggioso quello adottato ieri dal Comune di Capoliveri con cui è stata dichiarata l'incompatibilità urbanistica del progetto del dissalatore e rimandata al mittente l'arroganza di conoscere la volontà ufficiale di un'amministrazione e non degnarsi di salire le scale per confrontarsi prima di scaricare tubi ed escavatori.
Un atto raro nel quieto vivere di quest'isola, abituata a subire ed a lamentarsi a volte per il semplice gusto di un sano vittimismo.
La vicenda del dissalatore è senza dubbio il frutto di una grave forzatura politica nata da un rapporto superficiale con questo territorio come spesso accade e comunque facile per chi ha competenze tecniche e poteri autorizzativi.
I tempi del progetto parlano da soli.
Un vero e proprio blitz per togliere perplessità ed ostacoli per poi comunicare a settembre ritardi dovuti alla mancanza di risorse finanziarie.
Grazie a Dio diremmo oggi ma anche questo nasconde la precisa volontà di bypassare la volontà politica degli Elbani ordinando per noi e lasciandoci da pagare il conto.
Ma oggi qualcuno ha girato il tavolo sedendosi dall'altra parte ad aspettare che qualcuno venga a rivendicare la legittimità di una procedura che ha visto varianti lampo e deroghe all'inviolabile PIT ma ancor peggio valutazioni ambientali in cui le censure sono state trasformate in prescrizioni e per giunta mai verificate.
Che stavolta le spiegazioni vengano a chiederle.
L'augurio a tutti noi è che questo sia il segnale di un'Elba più viva nelle coscienze e più forte delle sue competenze.
Forse qualcosa può ancora davvero cambiare...
Paola Mancuso