Difficile oggi impegnarsi in politica. Per tanti motivi e anche per l’aria che si respira nel nostro paese e nel resto del mondo, di autoritarismo, populismo, qualunquismo, conditi da facili slogan che fanno breccia sul malcontento disinformato della gente e sparati ad arte sui social
Siamo ad una importante scadenza elettorale per la nostra Europa, per la nostra piccola e preziosa isola e per la nostra città.
Ho cercato insieme ad altri di costruire un percorso condiviso e partecipato che ha dato vita ad una lista civica. Credo sia un’esperienza positiva, vera e genuina che non deve fermarsi al 26 maggio ma continuare, innescando la partecipazione di tutte le energie positive e numeroso di cui Portoferraio e l’Elba dispongono.
Un impegno che ho messo a disposizione per la costruzione di una proposta e che è scaturito nella mia presenza nella lista civica, quale candidato.
Sarebbe certo opportuno e necessario che come ogni candidato mi impegnassi alla ricerca di consensi.
Ma non riesco a calarmi in un copione che non mi appartiene. Ringrazio tutti coloro che mi esprimono la loro stima e la loro fiducia, ma non posso scimmiottare antiche esperienze della vecchia politica alla ricerca del voto.
Chi si candida ad una carica simile o anche ad essere parte attiva nella squadra di governo, deve avere, secondo me l’umiltà di ascoltare ma soprattutto di lasciar giudicare gli elettori, in base alla sua storia personale, alla propria esperienza e alle proposte e alle idee che porta avanti.
Non posso fare promesse sicure e concrete e le promesse per coerenza ed onestà vanno rispettate; oggi nella pubblica amministrazione sono troppi i fattori che possono incidere in maniera negativa o positiva e vederle sfumare.
Poi le promesse sono macigni. I fratelli Grimm e il loro pifferaio di Hamelin insegnano, quanta tristezza in quella fiaba per una promessa non mantenuta.
Però posso promettere. Posso promettere la mia coerenza e la mia ferma convinzione sulle idee che da sempre professo legate alla mia storia professionale ed umana , al mio impegno a favore dell’ambiente e della conservazione del nostro arcipelago.
Dalle prime battaglie ecologiste contro la costruzione della mega centrale a carbone a Piombino sulla fine degli anni 70 alla realizzazione di una delle più importanti aree protette del nostro continente.
E penso anche che la diversità nella storia naturale ed umana sia un gradissimo valore e vada difesa con la conoscenza, la cultura, il confronto, il dialogo, la partecipazione, l’accoglienza e l’integrazione, ad ogni costo.
Marino Garfagnoli