L’appuntamento è per il 25 maggio a partire dalle 15:00 alla spiaggia di Mola (lato Porto Azzurro) per la campagna nazionale di legambiente “Spiagge e Fondali Puliti” che per il 2019 è legata alla campagna internazionale “Clean Up the Med”, che unisce i paesi europei, asiatici e africani che si affacciano sul Mediterraneo nella pulizia delle coste. A tutti i partecipanti, fino a esaurimento, borracce in alluminio, cappellini, taccuini e borse di Pelagos Plastic Free, l’iniziativa del Segretariato del Santuario internazionale dei Mammiferi Marini Pelagos realizzata insieme a Legambiente e Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano.
La Presidente di Legambiente Arcipelago Toscano, Maria Frangioni, sottolinea: “E' il momento del fare, è fondamentale impegnarci ancora di più con azioni forti e proposte concrete. Per questo il nostro impegno continua anche quest'anno aderendo alla campagna nazionale Spiagge e fondali puliti di Legambiente con il sostegno della ASD Diversamente Marinai e con l'aiuto dei detenuti della Casa di reclusione di Porto Azzurro e di ESA. In continuità con il lavoro svolto con gli studenti elbani attraverso i progetti “Elistar”, “Pelagos plastic free” e “Ecofeste”, proposti in collaborazione con il Parco Nazionale Arcipelago Toscano, sabato 25 maggio, dalle ore 15:00 alle ore 17:30 faremo attività di pulizia e beach litter sulla spiaggia di Mola. L'iniziativa è aperta a tutti».
Marco Marmeggi, di Diversamente Marinai, aggiunge: «Durante questa giornata alcuni responsabili dell'ASD Diversamente Marinai metteranno a servizio di tutti le conoscenze apprese negli anni rispetto alla attività di beach litter e aiuteranno a realizzare una vera e propria attività di Citizen Science adottando criteri scientifici di delimitazione dell'area, raccolta e catalogazione secondo la metodologia del "beach litter”».
All'iniziativa sono stati invitati anche gli studenti delle scuole, in particolare quelli delle primarie dei comuni limitrofi, per sensibilizzarli alla cura del proprio territorio e per far loro conoscere il problema dei rifiuti in particolare quelli in plastica e promuovere stili di vita più compatibili. Le scuole primarie hanno ricevuto un volantino prodotto dagli studenti delle scuole superiori che è stato creato rispettando i criteri del decalogo delle Ecofeste.
Dalle ore 15:00 alle 17:30, quindi, tutti a Mola per dare il nostro importante contributo, una bella giornata di volontariato, tutela ambientale e citizen science. Tutto si concluderà con una merenda/aperitivo alla quale si può contribuire portando qualcosa da mangiare. Legambiente Arcipelago Toscano offrirà a tutti i volontari un bicchiere di buon vino.
Per ogni passo che facciamo sulle nostre spiagge incrociamo più di cinque rifiuti, dieci ogni metro. Per lo più sono plastica, un frammento ad ogni passo, ma ad invadere i nostri litorali c’è ormai di tutto: oggetti di ogni forma, materiale, dimensione, colore. Una mole incredibile che rappresenta soltanto la punta di un iceberg: i rifiuti in spiaggia e sulla superficie del mare rappresentano appena il 15% di quelli che entrano nell’ecosistema marino, mentre la restante parte galleggia o affonda. Rifiuti spiaggiati gettati consapevolmente arrivati da chissà dove attraverso i fiumi o che provengono direttamente dagli scarichi non depurati, dall’abitudine di utilizzare i wc come una pattumiera e, soprattutto, dalla loro cattiva gestione.
L’indagine Beach Litter 2019 di Legambiente presenta anche quest’anno una situazione critica per molti arenili italiani: su 93 spiagge monitorate, per un totale di circa 400mila metri quadri, pari a quasi 60 campi di calcio, sono stati trovati una media di 968 rifiuti ogni 100 metri lineari di spiaggia (sono 90.049 i rifiuti censiti in totale). L’81% è rappresentato dalla plastica (784 rifiuti ogni 100 metri) e per una spiaggia su tre la percentuale di plastica eguaglia o supera il 90% del totale dei rifiuti monitorati.
Come sottolinea Stefano Ciafani, Presidente nazionale di Legambiente, «La leadership normativa dimostrata dal nostro Paese, seppur apprezzabile non basta. Siamo stati i primi paesi in Europa a mettere al bando gli shopper in plastica, e abbiamo anticipato la direttiva europea per i cotton fioc di plastica e le microplastiche nei prodotti cosmetici. Ora però è il momento di alzare l’asticella e recepire al più presto la nuova Direttiva europea con obiettivi e target di riduzione ancora più ambiziosi. Insieme a questo bisogna promuovere innovazione e ricerca nell’ottica dell’economia circolare; stimolare l’industria e le aziende a farsi carico di questa emergenza; aumentare la qualità della raccolta differenziata e del riciclo; guidare i cittadini e i consumatori a prevenire i rifiuti, a non abusare della plastica e adottare stili di vita più sostenibili. È necessario che le tre gambe, governi nazionale e locali, industria e consumatori, sorreggano insieme la sfida impegnativa che ci aspetta: diminuire l’enorme pressione che l’uomo esercita sui mari, gli oceani e i suoi abitanti. Il Parlamento approvi, inoltre, al più presto il disegno di legge ‘Salvamare’ predisposto dal ministro dell’ambiente Sergio Costa unificandone i contenuti col progetto di legge sul fishing for litter presentato a Montecitorio da Rossella Muroni».
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