Giunta a sorpresa nella moderna Cosmopoli
Desidero iniziare questo mio intervento rivolgendo al nuovo sindaco Angelo Zini, al quale ho dato la mia fiducia durante le recenti elezioni amministrative, una richiesta di chiarimenti in merito alle scelte operate ed ai criteri seguiti per la nomina di alcuni attuali componenti della sua giunta.
In particolare risultano oscure le ragioni della estromissione dall'organo collegiale del componente Massimo Scelza, entrato a pieno titolo tra i più votati della lista Cosmopoli, ottenendo oltre 230 preferenze; né onestamente pare condivisibile la logica seguita per la nomina alla carica di vicesindaco di Luca Baldi, in considerazione delle quote di gradimento espresse dall'elettorato; allo stesso modo risulta arduo comprendere sulla base di quali qualifiche, competenze, meriti o percorsi professionali, sia stata operata l'attribuzione a Leo Lupi dell'assessorato esterno in materie che interessano svariarti campi tra cui demanio, lavori e verde pubblico, personale, mobilità e traffico.
Se ci trovassimo nella Grecia antica del V secolo a.C., lo stesso Tucidide potrebbe dimostrarci senza alcuno sforzo, come nelle votazioni la connessione tra democrazia e quantificazione risultasse evidente; infatti anche secondo l’arcaica concezione greca le decisioni che riguardavano una molteplicità di individui dovevano essere prese almeno con un minimo di partecipazione dei soggetti medesimi e nel rispetto dei consensi espressi in sede di voto.
Pur senza aspirazioni comparative tra ordinamenti antichi e moderni, bisognerà riconoscere che il principio di maggioranza (“per plures melius veritas inquiritur” ), quantomeno quale rimedio pratico, era certamente utilizzato e sarebbe stato auspicabile che tale linea guida fosse stata seguita anche per evitare, nella attuale giunta, qualche ingiusta esclusione ed un paio di arbitrarie quanto poco meritate attribuzioni.
Alla luce di quanto esposto ritengo doveroso, al fine di assicurare maggiore trasparenza da parte del primo cittadino nei confronti, non solo della scrivente, ma dell’intera collettività, una delucidazione in ordine alle menzionate circostanze, per comprendere le ragioni della mancata osservanza delle preferenze espresse dagli elettori, nonchè i parametri utilizzati per la assegnazione degli incarichi ai nominati Baldi, Lupi e Mazzei (la cui competenza nei settori di cultura e turismo si dovrebbe inevitabilmente connettere al percorso politico maturato come vice presso il comune di Rio nell'Elba).
P.S. Nell'antica Grecia l'elettorato femminile e le quote rosa non esistevano, ma talvolta – anche solo per logica coerenza- alcune cambiali elettorali restavano insolute.
Cordiali Saluti,
Silvia Lupi