Non esiste alcun vantaggio concreto che possa derivare dalla cancellazione dei nostri comuni. E’ tutto aleatorio.
Contrariamente a quanto vogliono far credere i promotori del comune unico, la normativa parla chiaro e ci mette in guardia dal compiere passi falsi. Dai disposti combinati della Legge 135/2012 e la LR 68/2011, si capisce bene che nel caso in cui le risorse fossero insufficienti , non ci toccherebbe neanche un euro . Veramente un bell’affare .
L’articlo 64, della legge regionale Toscana 68/2011, al comma 2, è inequivocabile: “ Alla copertura finanziaria del presente articolo si provvede mediante le risorse stanziate nel bilancio regionale ai sensi dell'articolo 90. Se le risorse non sono sufficienti a garantire il contributo di cui al comma 1, questo è ridotto proporzionalmente.”
Senza tener conto , poi , del decreto di spending review – Decreto Legge n. 95 del 6 luglio 2012, del ministro Cancellieri , convertito in legge, con modificazioni, dalla Legge n. 135 del 7 agosto 2012-dove, all’art 20, -Disposizioni per favorire la fusione di comuni e razionalizzazione dell'esercizio delle funzioni comunali – stabilisce che : “ A decorrere dall'anno 2013, il contributo straordinario ai
comuni che danno luogo alla fusione, di cui all'articolo 15, comma 3, del citato testo unico di cui al decreto legislativo n. 267 del 2000, e' commisurato al 20 per cento dei trasferimenti erariali attribuiti per l'anno 2010, nel limite degli stanziamenti finanziari previsti.” Quanto previsto, di fatto, comporterà un trasferimento complessivo, in favore dell’ipotetico “ Comune Unico”, di circa la metà dei trasferimenti statali, odierni, previsti per gli otto comuni. Quindi, quali vantaggi? Quale certezza può esserci dei pochi trasferimenti previsti, visto il grave momento di crisi economica che stiamo attraversando, dove lo Stato deve ancora milioni di euro alle imprese creditrici, dove la regione Toscana è sotto analisi per le voragini nei bilanci ASL, dove i malati di SLA , per ottenere i finanziamenti dallo stato, sono costretti a dimostrare davanti Montecitorio?
Il comitato del SI , nel difficilissimo momento economico e sociale che stiamo attraversando, continua a cercare di confondere i cittadini con falsi slogan, così come ha fatto nel momento della raccolta delle firme. In conclusione: i finanziamenti , seppure ci fossero, sarebbero sempre meno degli attuali, se non ci saranno per indisponibilità non ci toccherebbe assolutamente niente. Vogliono portare CITTADINI e IMPRESE dentro “ UN INCUBO LUNGO QUARANT’ANNI”.