In questi giorni è possibile vedere che in tutti i Comuni sono stati affissi i manifesti dei Comizi, relativi al Referendum Regionale per l’istituzione del Comune dell’Elba mediante fusione degli attuali 8 Comuni.
Potrete notare che al penultimo capoverso, si dice che ai sensi dell’Art.45 della Legge Regionale 62/2007 i cittadini Comunitari, Extra Comunitari e/o Apolidi, residenti da almeno 5 anni sono elettori e quindi possono iscriversi alle liste aggiuntive.
Ma quando si può iscriversi a queste liste? Ed ecco il bello l’iscrizione deve avvenire entro 5 giorni dalla data di affissione dei manifesti ovvero entro il 12.03.2013.
Grande senso democratico, quanta pubblicità, le associazioni che gestiscono gli stranieri hanno fatto informazione? La Democratica Regione Toscana ha fatto sufficiente informazione, magari attraverso il TG3, ma no trattandosi di Elba la cosa non è d’interesse.
La macchina da guerra del Comitato per il SI, con tutte le strutture foraggiate e ben dotate, avrà già raccolto un idoneo gruppo di TRUPPE CAMMELLATE, mentre noi, poveri e semplici cittadini che lottiamo contro questa cancellazione voluta da una netta minoranza di Elbani, ci attiveremo perché prevalga il NO, accontentandoci dei voti dei residenti DOC, senza attingere ad altre opportunità.
La curiosità mi ha indotto a controllare la normativa in materia di elettorato attivo, il quale è gestito esclusivamente dallo Stato, con norme precise anche per quanto riguarda l’elettorato comunitario il quale può partecipare all’elezione del Sindaco e del consiglio Europeo e nell’occasione ho scoperto che la normativa della Regione Toscana inserisce nel corpo dell’elettorato attivo anche gli extra comunitari e/o gli apolidi, per cui la Legge Regionale pare nettamente in contrasto con la normativa Nazionale e in questo caso sembra che ci troviamo di fronte a un conflitto Costituzionale.
Prescindendo da altre considerazioni, quello che è curioso osservare è che i soggetti non appartenenti per norma di legge all’elettorato attivo sono titolati a votare per l’eliminazione di Sindaci di Enti locali, mentre non sono titolati per l’elezione degli stessi.
Analogamente, trattandosi di un Referendum che dovrebbe interessare le popolazioni locali, la Regione estende tale facoltà anche ai cittadini italiani residenti all’estero, che pur se legati per ragioni affettive al territorio, ma, di fatto non ne fanno parte, con un voto sia positivo che negativo, possono influenzare in maniera determinante il risultato diverso rispetto alle aspettative dai cittadini residenti.
Mi sa tanto che alla fine dei giochi, qualche contenzioso uscirà fuori.
Dante Leonardi