“Due provvedimenti diversi ma ugualmente importanti – spiega Gianni Anselmi, presidente della commissione Sviluppo rurale – che interessano da vicino anche il territorio della Val di Cornia. Il primo, la legge sui distretti biologici, è la naturale declinazione della norma sui distretti rurali dalla quale è nato il Distretto Agroalimentare della Toscana del Sud e ha l’obiettivo di consentire ai territori impegnati sulla strada del biologico di svilupparsi e crescere in ottica distrettuale. Il secondo, racchiude le misure eccezionali a sostegno delle imprese agricole che operano nei settori maggiormente colpiti dal maltempo negli ultimi mesi, ovvero: l’apicoltura, la produzione di ciliegie, la produzione e trasformazione del pomodoro; sono interventi che sommano 4milioni e 300mila euro messi a disposizione delle aziende, finalizzati a rafforzare le linee del microcredito, a garantire la copertura delle commissioni di garanzia ed erogare contributi in conto capitale affinché queste realtà produttive possano rifarsi dei danni subiti. Dobbiamo favorirne il rilancio e lo sviluppo”.
LEGGE DISTRETTI BIOLOGICI
A legge definisce così un distretto biologico: sistema produttivo locale, anche di carattere interprovinciale, a spiccata vocazione agricola biologica che rispetta i criteri di sostenibilità ambientale, conservazione del suolo agricolo e tutela dell’agrobiodiversità. Tra i requisiti indispensabili per il riconoscimento, oltre ad una superficie minima condotta con metodo biologico pari almeno al trenta per cento rispetto alla superficie utilizzata nel distretto, devono esserci un numero minimo di produttori, si parla di almeno tre imprenditori agricoli biologici, deve essere creata l’assemblea di distretto e tutto deve essere volto a favorire l’incremento del biologico e a disincentivare l’utilizzo di prodotti fitosanitari.
Nel modello di distretto si prevede un accordo tra agricoltori, cittadini, operatori turistici, associazioni e pubbliche amministrazioni per la gestione sostenibile delle risorse locali, partendo dal modello biologico di produzione e consumo. Con questa proposta di legge si istituisce poi il tavolo tecnico regionale dei distretti biologici che sarà convocato almeno due volte l’anno per il coordinamento e il monitoraggio delle loro attività.
MISURE ECCEZIONALI A SOSTEGNO DELLE IMPRESE AGRICOLE
La norma autorizza la Giunta regionale ad attivare misure urgenti di microcredito, di abbattimento dei costi delle commissioni di garanzia e di concessione di contributi in conto interessi in favore delle imprese agricole di apicoltura, di produzione di pomodori da industria e di ciliegie, nonché delle imprese operanti nel settore della trasformazione del pomodoro da industria aventi almeno una sede produttiva in Toscana. Gli aiuti sono concessi alle imprese in regime “de minimis” (gli aiuti concessi alla medesima impresa, sommati fra di loro, non devono superare il limite massimo di 200mila euro in tre anni). Entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge, la Giunta regionale dovrà stabilire i criteri e le modalità di concessione degli aiuti, quali le tipologie di spese ammissibili e le modalità di erogazione.