Clini: "Concordia a Piombino ma non oltre ottobre"
Per il trasferimento della Costa Concordia al porto di Piombino, "è necessario accertare se i lavori già previsti possono essere completati in tempo utile per consentire il ricovero del relitto per la fine di ottobre 2013".
E' quanto torna a precisare il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, intervenuto su Quotidiano Nazionale. Una precisazione che serve a fare chiarezza su quello che, per come viene rappresentata oggi da parte della stampa, potrebbe sembrare uno scontro tra Ministero e Protezione Civile sulla scelta del porto dove dovrà essere smantellata la nave, naufragata davanti all'isola del Giglio il 13 gennaio 2012.
Ma non c'è alcuna forzatura da parte di Clini: la delibera di CdM dell'11 marzo non indica Piombino come porto di destinazione, si limita piuttosto ad autorizzare i lavori in quel porto per renderlo adeguato. Lavori da 150 milioni di euro che, ripete Clini, "è falso" ritenere che saranno "fondi pubblici". "Ho sempre chiarito che, nel rispetto del principio 'chi inquina paga', tutti i costi per la rimozione e lo smaltimento sono a carico di Costa Crociere", insiste il ministro.
Protezione civile: "non diciamo no, ma si valuti fattibilità"
E la Protezione civile? "Il Commissario delegato - scrive Gabrielli in una lettera di tre pagine a Clini - non è nelle condizioni giuridiche di adottare i provvedimenti necessari alla realizzazione di tali interventi" che risultano "esorbitanti dalla lettera e dallo spirito della norma". Il Dipartimento da lui presieduto, in sintesi, non ha il potere di decidere su interventi infrastrutturali, come nel caso del porto di Piombino.
E fonti vicine a Gabrielli sottolineano come, al contrario, una destinazione così vicina al Giglio e una boccata di ossigeno per l'indotto locale "sarebbero i benvenuti".
Nessuna opposizione, quindi, ma c'è semmai dello scetticismo,intorno alla soluzione-Piombino, anche perché Costa Crociere, al momento, continua a preferire porti che siano abituati a raccogliere navi da smantellare, in primo luogo in Turchia.