“I conti si fanno a ottobre”; è lapidario Alessandro Gentini vicepresidente dell'Associazione Albergatori, interpellato da Elbareport per fare un po' di chiarezza nella ridda di voci che, in alcuni casi, disegnano una crisi a due cifre (con un meno davanti).
Fatto salvo maggio, mese che non fa testo per l'anomalo meteo avverso, l'anima della promozione europea degli Albergatori elbani, che non a caso si sono piazzati al primo posto nel bando di gara regionale per la Internazionalizzazione delle imprese (Fondo europeo di sviluppo regionale -Fesr- 2014-2020) parla di dati contrastanti, di strutture con numeri che tengono rispetto al 2018 e di altre nelle quali si registra un calo di 2 – 3 punti.
“I dati dei passaggi nave sono in linea con quelli della scorsa stagione - prosegue Gentini - ma le vacanze sono più brevi e con meno capacità di spesa, inoltre ci troviamo anche a fare i conti con la ripresa dei mercati (balneari, ndr) del NordAfrica e, soprattutto, con l'exploit di Paesi come l'Albania (+120% sullo scorso anno che già registrava un +80%) e il Montenegro. Ma la concorrenza non la si può certo fare sui costi, che da noi non sono comprimibili più di tanto, a cominciare da quelli base di acqua, rifiuti e IMU”.
Una delle 'ricette', secondo gli albergatori, sta ad esempio nell'attrezzarsi rapidamente per proporre pacchetti 'all inclusive', un segmento di mercato decisivo dal quale l'Elba è tagliata fuori, completando la infrastrutturazione, a cominciare dall'aeroporto.
Una importantissima occasione- per la quale Gentini auspica il pieno coinvolgimento di tutta l'isola- è costituito dalla Borsa del Turismo Sportivo, che dal 3 al 5 ottobre prossimi si terrà per la prima volta all'isola d'Elba, e che vedrà la presenza di centinaia di operatori turistici da tutto il mondo.
L'Elba è misconosciuta, conclude, e quindi occorre insistere con una promozione mirata sulle qualità del territorio e della sua accoglienza.
Quello che non basta più, se mai è bastato- è insomma la promozione di una bellezza generica dell'isola, i panorami mozzafiato veicolati da foto glamour durano fino allo sbarco su strade poco o punto illuminate, spesso anche dissestate da lavori male ripristinati (vedi i massacri della fibra) e con scarsa o nulla segnaletica, questioni sulle quali è atteso un cambio di passo dai diversi soggetti pubblici.
CR