«Per la comunità di Isola del Giglio non è più accettabile continuare ad assistere alla discussione di questioni che non siano la rimozione del relitto della Costa Concordia. Perché questa è e rimane la più grande criticità in corso. L’isola ogni giorno affronta, purtroppo da sola, il dramma di una vicenda che l’ha colpita profondamente in tutti gli aspetti del vivere quotidiano e vorrebbe che l’impegno si muovesse verso l’obiettivo primario dell’allontanamento della nave dal punto in cui si è incagliata.
Questa che rimane una delle più brutte pagine della storia del nostro Paese e a cui l’isola ha saputo riparare con spirito di solidarietà ed abnegazione non può essere trasformata in una occasione di confronto politico a discapito di una popolazione che sta cercando duramente di riprendersi da un evento ancora oggi difficile da sopportare e superare.
L’operazione di rimozione del relitto non deve essere terreno per alimentare il confronto politico ma deve rappresentare l’impegno di tutti, Costa Crociere compresa, ad andare nella direzione delle soluzioni efficaci ed efficienti volte alla buona riuscita del traguardo atteso da tempo.
Guai ad avallare tentativi sconsiderati di allentare l’attenzione dall’unica attività realmente necessaria in questa delicata fase: portare via la nave all’Isola del Giglio. Non potremmo ulteriormente sopportare una distrazione così grave e così lesiva degli interessi dei gigliesi, addirittura mettendo in secondo piano gli sforzi necessari a rimuovere il relitto e rischiando di compromettere il buon esito delle operazioni. Chiunque sarebbe chiamato a rispondere della leggerezza del proprio agire».