Seriamente, cos'è la politica senza sogno?
O senza un progetto che lasci intravedere una prospettiva, una visione di futuro, una innovazione, un seme che possa germogliare, senza un'idea, senza un dannato pizzicotto che possa testimoniare una certa vitalità, un fremito.
Rimane la tristezza che mostra di se una politica che si identifica in una gestione simile all'amministrazione di un condominio: le solite piccole manutenzioni, la cura per il mantenimento dei giusti equilibri affinché i condomini non se la prendano con l'Amministratore o non litighino tra di loro, qualche piccola grana di personale, in sintesi una comoda pace del non fare.
Nulla a che vedere con il governo di una comunità e di un territorio.
La conferma arriva facilmente dalla lettura di Albi Pretori: liquidazioni, determine, ordinanze, forniture ordinarie e piccole manutenzioni. Basta.
Non una delibera di programma o di indirizzo, non un concorso d'idee, non l'invito ad un dialettico e comunque costruttivo confronto pubblico, una informativa.
A Marciana Marina, addirittura il monumentale pino sul lungomare si deve essere annoiato ed ha deciso di cambiare vita immolandosi. Speriamo che almeno la Tor(r)e, prima o poi, non collassi i cabbasisi.
Suvvia, basterebbe un poco più di creatività, di visione, di sogno appunto, forse anche di incoscienza. E' tutto gratis. Purtroppo anche l'ignavia.
Paolo Di Pirro