In relazione alle affermazioni della responsabile del Nursind, Roberta Sassu, la ASL tiene a sottolineare che anche a Portoferraio, come in tutti gli altri 12 ospedali del territorio aziendale, sono attive tutte le procedure di prevenzione delle infezioni correlate all’assistenza e che l’isolamento dei pazienti segue le linee guida nazionali ed internazionali, in vigore da anni e non solo da ora per la New Delhi.
Mentre non corrisponde al vero l’affermazione che 21 pazienti sono seguiti da un solo infermiere. Infatti, i posti letto totali della medicina sono 30, suddivisi in due setting e l’organico è composto da 21 infermieri e 12 operatori socio sanitari, il mattino e il pomeriggio sono in servizio 4 infermieri e 3 operatori socio sanitari, la notte è coperta da 3 infermieri e 1 OSS. Anche la convivenza nel reparto di medicina dei ricoverati affetti da particolari patologie è sempre sotto controllo, grazie alla reperibilità di infermieri dedicati, che vengono chiamati quando le condizioni del paziente lo richiedono.
Infine, per tutelare la sicurezza del personale, dal 16 ottobre scorso al pronto soccorso, nelle fasce orarie più a rischio, è presente un agente di sorveglianza privata.