E’ evidente che l’innegabile successo della Lega di Salvini è legato alla particolare (se non addirittura esclusiva) attenzione dedicata a due questioni presentate come vere e proprie emergenze nazionali: l’immigrazione e la sicurezza. Ma queste emergenze esistono davvero? Sono questi i temi che dovrebbero costituire il centro del dibattito nazionale?
Come circolo elbano di Rifondazione Comunista abbiamo fatto un piccolo studio a livello locale e consultato le statistiche ufficiali a livello nazionale (dati ISTAT e Ministero della Giustizia). Partiamo dall’immigrazione. A Portoferraio gli stranieri sono 930, cioè meno dell’8% della popolazione residente. Circa i due terzi sono donne e i paesi più rappresentati sono Romania, Ucraina, Moldavia e Germania. Tra i paesi extraeuropei la comunità più numerosa è quella marocchina. Nel 2008 gli stranieri a Portoferraio erano 760. Oggettivamente non c’è nessuna invasione. Devono allora allarmarci gli sbarchi a livello nazionale? L’anno del boom è il 2017 con 114.673 sbarchi, scesi però a 22.558 nel 2018 e a 10.115 nell’anno in corso. Considerando che i residenti in Italia sono più di 60 milioni si tratta di dati statisticamente molto piccoli anche prendendo a base il 2017.
Passiamo alla criminalità. Nel 2018 i reati commessi in Italia sono diminuiti dell’8,3% seguendo un trend che dura da alcuni anni. Gli studi svolti da esperti nel settore rivelano che non vi è alcuna connessione tra il fenomeno migratorio e la criminalità: gli stranieri non hanno una vocazione criminosa più alta degli italiani. In assenza di dati statistici locali a livello elbano possiamo affermare, a livello meramente percettivo, che quanto sopra affermato valga anche per il nostro territorio. Allora tutto bene? Ovviamente no! Il tema delle migrazioni resta assolutamente drammatico, anche per i problemi di accoglienza e inserimento nel tessuto sociale, ma soprattutto per le tragiche vicissitudini umane di molti migranti spesso sottoposti a prigionia, a torture e violenze nei paesi di origine ed in quelli di passaggio come la Libia. Sul tema della criminalità tantissimo resta da fare su molti fronti: dalla violenza contro le donne alle mafie; dalla microcriminalità, ai reati ambientali e contro la pubblica amministrazione.
Vediamo però qualche statistica su altri argomenti?
Negli anni ’50, durante il durissimo dopoguerra, gli Italiani furono costretti ad emigrare in massa. Il record fu pari a 294.000 persone in un anno. Sapete quanti sono gli italiani emigrati all’estero nel 2017? Sono 285.000. Il risultato è che la popolazione italiana è in diminuzione. Eppure nessuno ne parla.
Altra cosa interessante è verificare come è distribuito il reddito tra gli italiani. Secondo l’ISTAT nel 2018 il 10% più ricco della popolazione possedeva 1/4 di tutto il reddito nazionale, mentre il 10% più povero solo il 2%. Cosa significhi in termini pratici ce lo spiegano i dati OXFAM: un bambino italiano su 6 è in condizioni di povertà. Lo stesso istituto, considerando sia di dati reddituali che patrimoniali, attesta che il 5% più ricco degli italiani possiede il 40% della ricchezza nazionale ( ai quali, tra l'altro, Salvini si è impegnato a far pagare solo il 15% di tasse).Anche di questa enorme iniquità nella distribuzione dei redditi e delle gravi conseguenze che ne derivano a livello di povertà, di disagio sociale e perfino per la tenuta di un vero sistema democratico nessuno ne parla. E dato che l’argomento sui media non esiste nessuno discute su come affrontarlo con una adeguata politica fiscale, con una politica per il lavoro, con interventi nel sociale ecc…
Ci viene allora il dubbio che la Lega, il cui leader si appresta in questi giorni a sbarcare all’Elba in vista delle prossime elezioni regionali, sia un utile strumento per una vera e propria campagna di distrazione di massa. Vengono ingigantiti temi importanti, ma, come abbiamo visto, non emergenziali, per non parlare dei principali problemi del paese: la disoccupazione, la precarietà, il disagio sociale, le povertà, l’accaparramento da parte di pochi delle ricchezze, l’istruzione, l’ambiente. Si approfitta dello stato di frustrazione di gran parte della popolazione dopo 10 anni di dura crisi economica per scatenare con un continuo e martellante bombardamento propagandistico la guerra tra poveri. Un assoluto capolavoro mediatico di quelle classi dirigenti a livello politico ed imprenditoriale che all’inizio di questo decennio hanno scommesso sulla crisi economica, hanno speculato sulla stessa ed hanno vinto e di cui la Lega è utilissimo strumento.
Partito della Rifondazione Comunista Elba