Giani sarà il candidato alla presidenza della Regione Toscana. Così ha deciso il Pd regionale non senza polemiche e controversie. Come si ricorderà –è bene non dimenticarlo- si partì tra interviste imbarazzanti, incontri e cene che per i promotori e le sedi lo furono ancor più.
L’approdo mostra e conferma che anche in una regione come la Toscana il Pd con il dibattito e il confronto non se la cava sempre al meglio soprattutto nel momento in cui deve decidere.
E se sul piano regionale non brilliamo su quello locale –come a Pisa- riusciamo a far peggio anche dopo una batosta come quella elettorale che ci ha sfrattati dal comune capoluogo.
Si, peggio, perché non solo non siamo stati finora in grado di rimediare al dissesto del partito che nessuno sa cosa è, e dove è.
E’ vero che decidemmo di commissariare la Federazione (si chiamava così una volta) per fare un congresso per una ripartenza dignitosa e decorosa. Ma finora non è accaduto nulla che meriti di essere ricordato; dimenticato sì.
Il 16 dicembre faremo finalmente il congresso ma quello che bolle in pentola è tutt’altro che rassicurante sul suo esito.
Ci auguriamo di sbagliare ma timori e preoccupazioni specie dopo le decisioni regionali non possono essere ignorate.
Auguri di buon lavoro.
Renzo Moschini