Trovo abbastanza curioso che i difensori dello status quo continuino a dipingere la vittoria del SI per il Comune Unico dell'Elba come la fine della storia, delle tradizioni e dei diritti degli isolani. Utilizzo il termine “curioso” perché incuriosisce davvero, se non addirittura sconcerta, come di fronte ai dati, ai numeri, alle leggi che promuovono (in ogni parte d’Europa) le fusioni e cercano di disincentivare le piccole entità istituzionali, ci sia ancora chi vede nel progetto più democratico che l'Elba abbia mai vissuto una sorta di disegno diabolico della Regione o di qualche Partito politico. Forse i difensori del “no” non vogliono capire che il 21 ed il 22 Aprile gli Elbani sceglieranno con un loro chiaro e preciso voto se vorranno o meno un Comune Unico all'Elba.
Vedo invece astute furbizie elettorali che mettono in campo dubbi o poco probabili incostituzionalità referendarie, quando in realtà tutto il procedimento della raccolta firme (più di 5500 elbani hanno chiesto democraticamente un referendum) con i vantaggi e le opportunità nell'avere un Comune Unico, in un Isola, sono state spiegate e continueranno ad essere spiegati in questa campagna elettorale tutta elbana.
Un'altra “distorsione” elettorale è quella di cercare di cambiare l'oggetto del dibattito istituzionale in corso e fantasticare (ora...) sulle mirabolanti opportunità non di uno ma di 3 Comuni sull'Isola. Non facciamoci distogliere dall'oggetto vero della discussione! Tutti noi Elbani siamo chiamati a scegliere se vogliamo un governo forte e operativo per l'isola o rimanere nella attuale paralisi amministrativa e istituzionale .
Si perché il problema vero è questo: la nostra perenne debolezza istituzionale .
Oggi l’Elba (dopo la chiusura dell’Unione dei Comuni) sta vivendo il momento più basso per le politiche comprensoriali degli ultimi 40 anni!
E allora , vogliamo ripartire con Comunità Montane , Unioni dei Comuni , Comunità dell’Arcipelago , G8, G6, Protocolli d’intesa (fra chi…) , Accordi di programma ecc…!! (tutte carte e parole andate in fumo!)
Quante altre dimostrazioni bisogna avere per capire che ormai questo sistema istituzionale, sulle questioni Comprensoriali, ha fallito!
Un isola, in quanto tale, ha più bisogno di altri territori di fare “Sistema” se vuole sopravvivere. Come possiamo pensare di fare turismo senza infrastrutture e servizi adeguati.
Il problema vero è che i cittadini Elbani sono veramente stanchi di parlare sempre (dopo 40 anni.. ) dei soliti problemi irrisolti (la sanità e la scuola che non funzionano, i trasporti cari, il tribunale che chiude, lo smaltimento dei rifiuti tra i più cari d’Italia, l’acqua che manca d’agosto, l’aeroporto…, otto piani regolatori, una burocrazia che uccide imprese e cittadini …..ecc. ecc…!!). Anche l’ultima vicenda del Canile comprensoriale credo sia un vero emblema. Non solo non siamo riusciti a realizzarlo in più di 20 anni , ma abbiamo speso (non sappiamo come…) anche i soldi che la Regione ci aveva messo a disposizione e ora bisogna (noi) restituirli con gli interessi..!
Questo pensare è trasversale, non ha nessun colore politico, come è trasversale ora la volontà di tanti cittadini di dire SI al Comune Unico.
Io credo davvero che questa sia l’ultima occasione per cambiare le sorti sociali , economiche e soprattutto culturali della nostra Isola .
E’ un passaggio storico ( di comune unico è si 30 anni che se ne parla, ma mai come ora ci siamo andati così vicini…) per l’Elba .
E’ chiaro che in politica , così come nella vita, ci vuole un pò di coraggio per cambiare il corso delle cose ( soprattutto quando è evidente che non funzionano ) e allora mettiamocelo!!
Federico Mazzei - Coordinatore Partito Democratico Elbano