Un terreno di nessuno: la politica sanitaria, in particolare di Portoferraio sede dell’ospedale, è silente sulle problematiche che affliggono il nostro presidio sanitario e le gravi carenze dei servizi ambulatoriali.
Impegnati nelle travagliate successioni, o nelle nuove riorganizzazioni, o nei problemi della quotidianità, il fronte della sanità rimane relegato in ultima posizione: non un incontro, un progetto, una richiesta di riqualificazione, nessun segnale tangibile di impegno verso uno dei temi più sensibili del nostro territorio.
Alle gravi carenze di organico per una corretta funzionalità dei servizi ospedalieri che vengono sostenuti con i costi enormi della retribuzione in libera professione si aggiungono carenze e disfunzioni delle attività ambulatoriali gravemente penalizzanti per gli elbani, sempre più frequentemente costretti a lasciare l’isola per visite specialistiche, per esami strumentali come la TAC o la risonanza magnetica che vengono inviate anche a strutture private continentali anziché elbane, ed anche per semplici certificazioni.
Più volte in passato l’azienda ha sostenuto la necessità di condividere le risorse aziendali per mantenere adeguati livelli di assistenza, ma ancora oggi, inopinatamente, gli specialisti devono essere ricercati lontano dal nostro territorio.
Non voglio dilungarmi sul lunghissimo elenco dei problemi che affliggono gli elbani, ma segnalo quello che si è concretizzato recentemente penalizzando ulteriormente i miei concittadini.
Portoferraio, e l'isola d'Elba in generale, hanno un'alta frequentazione di ragazzi che praticano attività sportive; i palazzetti e gli stadi sono fortunatamente ampiamente frequentati grazie all'impegno dei genitori e delle società sportive.
Ma ecco il nuovo regalo agli elbani disposto dall’Azienda Sanitaria per il 2020: da febbraio le visite mediche per idoneità all’attività sportiva non si potranno più fare in loco, ma sarà necessario prendere un appuntamento, salire sul traghetto e andare a Piombino.
Inutile ricordare il disagio, l’aumento delle spese e la perdita di ore lavorative che tutto questo comporta.
In qualità di consigliere di opposizione del comune di Portoferraio sarà mia premura presentare al prossimo consiglio comunale una interpellanza al Sindaco e al delegato alla sanità dell’attuale maggioranza per conoscere quali iniziative hanno progettato o intendano progettare per dare pari dignità e opportunità agli elbani.
Luigi Lanera