Test per il nuovo Coronavirus, dal 1° febbraio ad oggi 363 campioni esaminati
Dal 1° febbraio alle 11 di stamani, mercoledì 26 febbraio, sono stati 363 i campioni testati per il Covid-19, il nuovo Coronavirus, nei tre laboratori di virologia e microbiologia delle tre aziende ospedaliero-universitarie di Careggi, Pisa e Siena. L'attività dei tre laboratori è partita in date diverse: Siena 1° febbraio, Pisa 10 febbraio, Careggi 19 febbraio.
Di questi 363 campioni, prelevati con un tampone faringeo, 359 sono risultati negativi, mentre 4 sono risultati positivi (in attesa di validazione da parte dell'Istituto superiore di sanità). Quindi, è risultato positivo l'1,1% dei campioni esaminati.
In base all'ordinanza regionale di domenica 23, i tre laboratori di virologia e microbiologia delle tre aziende ospedaliero-universitarie di Careggi, Pisa e Siena funzionano H24, 7 giorni su 7, e hanno riorganizzato il lavoro in base a questi orari, per garantire la continuità.
Coronavirus, Regione incontra categorie economiche e Anci per misure di supporto alle imprese
Massima collaborazione e definizione al più presto di misure a sostegno del sistema economico in crisi a causa degli effetti del Coronavirus. È quanto emerso questa mattina da una riunione con tutte le Associazioni di categoria convocata dall’assessore alle attività produttive, credito, commercio e turismo Stefano Ciuoffo per esaminare le problematiche e le ricadute economiche del fenomeno. Sono intervenuti anche il direttore dell’assessorato Albino Caporale, il direttore di Toscana Promozione Turistica Francesco Palumbo, il presidente di Anci e sindaco di Prato Matteo Biffoni e il direttore del dipartimento maxi emergenze nell'Azienda Usl Toscana Centro Federico Gelli. Quest’ultimo ha illustrato le tre ordinanze emanate dal Presidente Rossi in materia e l e misure attivate, oltre a descrivere i comportamenti consigliati da tenere nelle varie situazioni rispondendo alle varie domande.
Le Associazioni si sono rese disponibili per veicolare ai propri associati le informazioni reperibili sul sito regionale nella sezione appositamente dedicata al link https://www.regione.toscana.it/-/coronavirus, riguardo ai comportamenti da tenere da parte degli imprenditori. Un aspetto che abbraccia anche le problematiche relative alle responsabilità dei datori di lavoro nei confronti dei dipendenti, così da poter fornire informazioni univoche.
Al tavolo sono state rappresentate una serie di esigenze per supportare le imprese in questo momento complicato: interventi sulla fiscalità regionale (riduzione aliquota, sospensione/dilazione pagamenti) e locale e utilizzazione dell’imposta di soggiorno. È stato preso l’impegno di studiare le ipotesi di interventi anche in stretto rapporto con Anci e, in attesa degli strumenti annunciati dal Governo, sarà avviato un confronto con il sistema del credito e dei confidi, per individuare specifici strumenti di sostegno come moratorie o credito agevolato.
Analogamente, sarà analizzata la possibilità di linee a supporto dell’internazionalizzazione e diversificazione dei mercati. Dal mondo imprenditoriale è arrivata anche la sollecitazione relativamente agli strumenti degli ammortizzatori sociali (in particolare cassa integrazione in deroga), chiedendo che la Regione ponga la questione al Governo nazionale nel più breve tempo possibile. Infine, riguardo al settore del turismo, è stato assicurato che sarà definito un progetto promozionale straordinario per ‘recuperare’ la riduzione di flussi turistici in atto cercando di riposizionare la destinazione ‘Toscana’ nell’immaginario collettivo come regione sicura.
“La riunione – spiega Ciuoffo – era orientata alla quantificazione dei danni e delle misure che in qualche modo verranno attivate per mitigare gli effetti delle disdette per il turismo e del danno economico che si sta riversando sulle nostre imprese. Ma era anche indirizzata a cercare di dare agli operatori che hanno un contatto diretto con il pubblico un comportamento il più possibile informato e univoco. Una situazione così anomala e con implicazioni così vaste nella sfera sociale, oltre che economica, non credo abbia precedenti in Italia. Mentre l'economia del turismo è comunque forte, e per la quale mi aspetto un danno certo ma non irreversibile, non posso dire altrettanto per altri nostri settori produttivi che hanno pochi margini competitivi e per i quali due o tre mesi di criticità possono generare una spirale di difficoltà economica non superabile dalla congiuntura stagionale. Invito dunque a non creare allarmismo aumentando le dimensioni del fenomeno sanitario e a dare risposte proporzionate a ciò che accade”.
“Noi sindaci - afferma Matteo Biffoni - lavoriamo con massima attenzione e in modo assolutamente coordinato con la Regione e con le indicazioni del Ministero. È fondamentale gestire tutto con misura e interventi proporzionati alle effettive necessità senza creare paure e allarmismi inutili e dannosi, perché la salute è senza dubbio il bene primario ma noi sindaci non possiamo permetterci di mettere in crisi il sistema economico del territorio e i posti di lavoro a causa del panico”.
Coronavirus, lo stato di iperallerta può essere nocivo per il sistema immunitario e il nostro benessere psicologico
Intervento della presidente dell’Ordine degli psicologi della Toscana Maria Antonietta Gulino
«La paura è uno stato emotivo innato, una risposta adattiva di fronte ad una situazione di pericolo: sperimentarla è essenziale, se si vuole sopravvivere. Tuttavia può accadere che la reazione alla minaccia sia sproporzionata rispetto alla sua reale pericolosità portandoci ad esagerare e a rispondere in maniera non più funzionale, creando uno stato di iperallerta che può essere nocivo persino per il nostro sistema immunitario e per il nostro benessere psicologico». A sottolinearlo Maria Antonietta Gulino, presidente dell’Ordine degli psicologi della Toscana in relazione all’emergenza sul coronavirus. «È normale di fronte a questa emergenza avere paura ma stiamo attenti agli eccessi che possono generare psicosi individuali e collettive. Il modo con cui percepiamo un potenziale pericolo, infatti, dipende dalla valutazione del rischio che ne facciamo – spiega Gulino - che non si basa solo su criteri oggettivi, dati statistici e numeri ma anche su variabili soggettive ovvero è influenzato dal modo con cui percepiamo la realtà e da come valutiamo gli eventi che accadono intorno a noi. Se pensiamo alla diffusione di un virus, invisibile e potenzialmente mortale qual è il coronavirus, che sta contagiando migliaia di persone in Cina e che da qualche settimana è approdato anche in Italia, possiamo comprendere che la percezione del rischio cresca inesorabilmente. Ci sentiamo personalmente vittime di questa pandemia, senza alcun controllo sulla minaccia. Il tam tam incessante di notizie sui media, spesso allarmistiche e non ufficiali, fanno il resto e così si genera il panico irrazionale e controproducente, che induce a pensare che se tutti ne parlano e lo fanno in modo catastrofico, allora sarà sicuramente catastrofe vera». «Noi psicologi – spiega l’Ordine - proponiamo di fronteggiare questa situazione di straordinaria emergenza con cautela, calma e facendo giusti controlli: informandosi bene e facendo affidamento ai dati reali del Ministero della Salute e della Organizzazione Mondiale della Sanità che aggiornano quotidianamente le relative pagine sul Coronavirus e seguendo le procedure diffuse dai canali ufficiali. A tutti i colleghi psicologi suggeriamo di continuare a lavorare negli studi e nei posti di lavoro a sostegno della collettività, con le giuste avvertenze e nel rispetto delle procedure».
Mascherine: quasi 600.000 distribuite alle aziende sanitarie, oltre 1 milione e mezzo ordinate
Nell’ultimo mese, dal 25 gennaio ad oggi, 26 febbraio, Estar (Ente di supporto tecnico amministrativo regionale) ha consegnato a tutte le Aziende sanitarie della Toscana quantità consistenti di prodotti utilizzati normalmente dal sistema sanitario, ma che in questa particolare contingenza sono oggetto di specifica attenzione.
Questi i pezzi consegnati consegnati fino ad oggi:
Camici 459.155
Guanti 12.602.000
Dispenser per il lavaggio delle mani 50.489
Mascherine TNT (tessuto non tessuto) 522.700
Mascherine FFP2 (filtering face piece, il numero indica la classe di protezione) 24.980
Mascherine FFP3 16.830
Protezione occhi (occhiali, visiera) 2.449
Tute 4.299
Rispetto ad un consumo standard mensile, le mascherine TNT hanno subito un incremento del 104%, le mascherine FFP2 del 395% e le mascherine FFP3 del 120%.
Negli ultimi giorni, per venire incontro alle esigenze delle Aziende sanitarie, sono stati inoltre approntati kit specifici per operatori del 118 e altri kit dedicati ai medici di famiglia, ai pediatri di libera scelta e ai medici di continuità.
Nonostante queste consegne, le necessità di approvvigionamento rimangono a tutt’oggi estremamente elevate, ed è per questo che sono già stati inviati ordini che possano coprire le richieste per almeno un mese di intensa attività. Per esempio, 867.000 camici, 27.000 mascherine FFP2, 1 milione e mezzo di mascherine chirurgiche TNT). Tenuto conto della fortissima domanda di questi dispositivi, non solo da parte dell’Italia ma di moltissimi altri Paesi, non ci sono certezze sull’effettiva totale evasione degli ordini inseriti.
Negli ospedali toscani 209 letti di malattie infettive e 445 di terapia intensiva e sub-intensiva
Negli ospedali toscani sono disponibili 209 letti di malattie infettive e 445 letti di terapia intensiva e sub-intensiva. Ne ha dato notizia l'assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi nella comunicazione fatta ieri sera in Consiglio regionale sull'emergenza Coronavirus.
Gli ospedali toscani dotati di letti di malattie infettive sono 12:
Area Vasta Centro:
Ospedale San Jacopo Pistoia
Nuovo Ospedale S. Stefano Prato
Ospedale S.M. Annunziata a Ponte a Niccheri
AOU Careggi
AOU Meyer
Area Vasta NordOvest:
SS. Giacomo e Cristoforo Massa
Ospedale San Luca Lucca
Riuniti Livorno
AOU Pisana
AreaVasta SudEst:
Area Aretina Nord Arezzo
Misericordia Grosseto
AOU Senese
Questi i letti di malattie infettive:
Area Vasta NordOvest 66
Area Vasta Centro 78
Area Vasta SudEst 65
Totale: 209
Sono presenti i seguenti letti di terapia intensiva e terapia sub-intensiva nelle 3 Aree Vaste in presidi dotati anche delle Malattie Infettive:
AV NordOvest: 94 terapia intensiva, 79 terapia sub-intensiva (somma: 173)
AV Centro: 88 terapia intensiva, 115 terapia sub-intensiva (somma: 203)
AV SudEst: 45 terapia intensiva, 24 terapia sub-intensiva (somma: 69)
Totale: 445