In questo momento di emergenza per l’epidemia in atto, che definire difficile è un eufemismo non solo per il nostro territorio e per tutta la nazione ma per il mondo intero c’è qualcuno che pensa a tutti i costi a voler portare avanti il progetto del dissalatore a Mola.
Autorità Idrica Toscana e ASA spa sono riusciti a farsi annullare dal TAR l’ordinanza di sospensione dei lavori connessi al dissalatore (non il dissalatore vero e proprio). Si tratterebbe della tubazione interrata che porterebbe l’acqua dei pozzi di Mola nella dorsale. Opere definite propedeutiche al dissalatore vero e proprio. Questa cieca quanto ottusa determinazione a voler perseguire questo progetto nonostante
- le molteplice testimonianze dei danni ambientali arrecati dallo scarico delle salamoie in mare
- la mancanza della procedura di V.inc.a. (valutazione di incidenza ambientale), prevista in casi di zone vicine a siti della Rete Natura 2000
- la mancanza della valutazione dell'impatto che potrebbe avere una variante sul Piano operativo di Protezione civile regionale e su quello comunale
mette in luce quale è il vero interesse di certa gente: serve a chi lo costruisce.
Da un lato si paventa una crisi idrica, e dall’altra si autorizza la realizzazione di un parco acquatico con acqua dolce.
Abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti coloro che hanno a cuore l’isola d’Elba: fermiamo questa opera inutile e dannosa.
Italo Sapere
Comitato per la difesa di Lido e Mola