Caro direttore prendo spunto dal video di Gabriele Messina nel quale rivolge un accorato appello a tutti gli elbani di unirsi, di mettersi insieme per proporre un modello diverso di turismo nell’isola.
Ringrazio Gabriele, dal quale sono legato da una solida amicizia, per aver iniziato a pensare al dopo, perché come sembra, ed è molto probabile, niente sarà più come è stato.
Per la prima volta tutto il mondo è travolto da una epidemia che non conosce confini, condizioni sociali e ci mette tutti sullo stesso piano comunque la si pensi e ovunque siamo nati. Ci spinge a ripensare modelli economici sostenibili, modalità relazionali, e come nel nostro caso, differenti proposte turistiche.
Ieri la notizia dalla UE che è stato sospeso il Patto di stabilità, dopo anni di discussione intorno al 3% del rapporto Debito/PIL sul quale le forze politiche e l’opinione pubblica si è confrontata, nel giro di 48 ore è cambiato tutto per la prima volta nella storia dell’Euro.
Questo per dire dell’eccezionalità del momento mai vissuto e neanche immaginato, salvo la predizione di Bill Gates di qualche anno fa, e di come gli stili di vita e di relazione avranno la necessità di ridefinirsi.
In questi giorni di isolamento abbiamo il tempo e lo spazio mentale per leggere, aggiornarci, riflettere e provare ad immaginare quali potrebbero essere i punti di riferimento per una proposta turistica che guardi ai prossimi anni.
I trend che si stavano affermando, e che ci dicono gli esperti saranno quelli maggiormente richiesti in futuro, sono i temi legati alla sostenibilità ambientale e sociale, alla valorizzazione di tutto quanto è legato alla cultura locale, alla unicità dell’esperienza, alla sicurezza della località.
I punti di forza e le criticità dell’Isola d’Elba li conosciamo tutti ma non riusciamo per la frammentazione amministrativa e la scarsa propensione a “fare insieme”, come mi dicesti quando ci siamo conosciuti qualche anno fa “gli elbani sono degli straordinari solisti”, a definire strategie comuni incisive che valorizzino le tante, tantissime specificità dell’Isola per renderla veramente competitiva.
Le strategie turistiche attuali della Regione riguardano la definizione degli Ambiti Turistici nei quali è stata ridisegnata la mappa territoriale della Toscana. All’Elba siamo in vantaggio rispetto agli altri ambiti perché la Gestione Associata del Turismo preesisteva in relazione al contributo di sbarco. Sarà operativo a breve l’Osservatorio di Destinazione Turistica e quello può essere il luogo giusto di discussione dove tutti i soggetti del territorio saranno chiamati a partecipare, ognuno con il suo ruolo e con le sue responsabilità, e dove è possibile contribuire a definire una strategia comune che analizzi gli scenari che si stanno delineando e dia delle risposte unitarie, concentrando le risorse che l’isola possiede nelle scelte condivise.
Valter Giuliani