L’Italia sta attraversando un periodo buio, il peggiore dai tempi dell’ultima guerra, così è stato definito da tutti i nostri telegiornali nazionali. Il Governo giustamente sta affrontando oltre la problematica della diffusione del contagio anche il prospettarsi degli scenari di un dopoguerra.
I sussidi per le imprese saranno sufficienti a far ripartire l’Italia, a ricreare i posti di lavoro necessari alla popolazione per ripartire da zero, anzi da sottozero?
Ma la vera emergenza si avrà sicuramente nelle nostre piccole isole, che fino ad oggi hanno incentrato la propria economia sul turismo. I cosiddetti dagli Elbani “ricchi imprenditori” avranno sicuramente i fondi per sostenere le proprie famiglie di fronte ad un anno di inattività, quale si prospetta, ma le numerose famiglie che lavoravano nel turismo con contratti stagionali e che basavano la propria sussistenza su entrate periodiche come potranno far fronte?
La forza lavoro degli stagionali consta di circa 8/9 mila famiglie o forse più. Se mancherà la stagione estiva, come potranno sopravvivere? L’emergenza del dopo dovrebbe per le istituzioni rappresentare l’emergenza oggi. Programmare, pianificare sussidi o misure atte al sostegno delle famiglie che contavano di iniziare a lavorare già dal mese di aprile. Famiglie che per anni lavorando almeno in due nel settore turistico da aprile ad ottobre riuscivano a sopravvivere tutto l’anno.
Oggi visti i numeri dei contagi, le misure restrittive attuate dal Governo, è ormai chiaro che non ci sarà all’Elba come in molte altre località una stagione turistica.
Leggo che la Regione Toscana ha già predisposto un piano di sostegno per gli affitti, ma le vere necessità che si evidenzieranno già nel prossimo mese, saranno la sopravvivenza, la mancanza di liquidità per far fronte alle esigenze alimentari giornaliere.
I nostri Amministratori dovrebbero iniziare oggi a pensare ad una programmazione di sussidi e aiuti. Predisporre un modulo da compilare via web su ogni sito di ogni Comune che consenta un censimento di queste famiglie che non potranno contare su l’assunzione stagionale. Modulo dal quale si possa evincere il numero dei componenti della famiglia, il numero dei minori a carico e tutti i dati necessari a capire cosa e come si potrà fare per un reale sostegno . Ed in questo attuare una politica unitaria per l’Elba.
Valutare la possibilità di distribuire buoni spesa per generi alimentari e farmaci nel caso in cui tardassero ad arrivare i sussidi nazionali o regionali.
L’emergenza Coronavirus non è solo l’emergenza contagio di cui si occupa la nostra sanità, ma è anche emergenza sopravvivenza e sarebbe necessario stilare un protocollo unitario Elba per far fronte anche a tutto ciò che ne conseguirà.
Roberta Madioni