Leggo proposte per venir incontro alla contingenza tremenda provocata dal coronavirus.
Va bene.
Ma questa vicenda che porta all’arresto dell’attività turistica può diventare occasione per chi ha responsabilità amministrative pubbliche e private di pensare all’economia elbana del futuro.
Franca Rosso, imprenditrice elbana con responsabilità amministrative , è giustamente preoccupata per il futuro.
Scrive testualmente: “Mi rivolgo allora ai nostri operatori turistici e agli amministratori locali: incominciamo davvero a pensare di sfruttare al meglio i nostri bellissimi autunni elbani, proponendo attività alternative legate all'ambiente e ad iniziative sportive, culturali e del benessere. E vediamo di allungare la stagione, per recuperare almeno parzialmente le perdite subìte”.
E’ evidente il richiamo ad un problema noto che è quello del prolungamento della stagione turistica.
Molto bene.
Se fossi giovane e fossi amministratore penserei anche ad altro.
In questo ci può aiutare ricordare il nostro passato: come vivevano i nostri nonni prima del turismo.
Dalla nostra storia possono uscire molte idee, proposte, raccomandazioni.
Una attività fonte di sostentamento era l’agricoltura.
Lo sviluppo di questa attività sull’isola porterebbe lavoro per tutto l’anno.
Non sarebbe incompatibile e con l’attività turistica e con la sostenibilità ambientale.
Ci sono tanti terreni abbandonati che una volta erano coltivati: chi ha responsabilità amministrative faccia che i giovani possano coltivarli.
Il tutto può inquadrarsi in una politica di sviluppo sostenibile del turismo detto rurale vedi:
https://www.academia.edu/3270274/Per_una_politica_di_sviluppo_sostenibile_del_turismo_rurale
Marcello Camici