Molte persone che fanno parte del fronte del NO le conosco bene. Ad alcune mi lega un rapporto di antica amicizia. Sono in genere persone che portano sulle spalle un carico apprezzabile di esperienza politica ed amministrativa..Rimango perciò anch’io “allibito” ( come l’amico Dante Leonardi ) quando leggo certe critiche alla proposta del Comune unico.
Mi sono sempre sforzato di pensare che tutto quanto viene detto o scritto sia stato detto o scritto in buona fede. Ma quando leggo certe cose nel depliant che in questi giorni è stato “sfornato” dal Comitato del NO o negli animosi interventi dell’amico Leonardi, sono spinto a pensare che siano solo il risultato inevitabile di un vuoto spaventoso di serie e ragionevoli argomentazioni da offrire agli elettori elbani per indurli a votare contro la fusione degli 8 Comuni.
Si è scritto che gli elbani non riusciranno più “ a tenere sotto controllo l’operato della propria Amministrazione. Le colpe non saranno di nessuno”. Mi sembra che nell’Italia dei Comuni, piccoli o grandi che siano, accada di norma che, se gli Eletti non fanno il loro dovere, con il turno elettorale successivo, i cittadini possono mandarli a casa. Proprio non riesco a capire perché questo non dovrebbe succedere anche all’Elba con il nuovo Comune.
Le risorse a disposizione del Comune unico “saranno meno della metà di quelle trasferite oggi da Regione e Stato”. Da dove abbiano tratto questa certezza non è dato saperlo. Non lo dicono semplicemente perché non risponde al vero.
Certi servizi con il Comune unico sparirebbero o si avrebbe un “concentramento” delle stazioni dei Carabinieri, delle scuole e degli Uffici postali. Non mi risulta che nei Comuni di una certa dimensione ci sia un solo Ufficio postale, una sola scuola materna, elementare o media. E poi alimentare il timore che tutti i bambini delle attuali scuole materne, elementari o medie verrebbero concentrati da qualche parte ( dove? In un mega campeggio? in uno o due grandi alberghi?) non solo è disonesto, ma è anche penosamente ridicolo.
Tralascio di soffermarmi sulle altre “amenità” contenute nel depliant dei fautori del NO: aumento dei costi della politica, “periferizzazione” ( bruttissima parola!) delle Comunità rappresentate oggi dai piccoli Comuni, mancanza di rappresentanza, inesistenza di incentivi finanziari della Regione o dello Stato ecc…ecc….. Sono denunce che proprio non stanno né in cielo né in terra e per questo non meritano alcun commento.
Piuttosto, anche per rispondere all’amico Leonardi, desidero tornare sul pericolo di un impoverimento della economia locale ed in particolare delle Imprese edili e di servizi per i grandi appalti che verrebbero prodotti dal Comune unico e spendere poi due parole sul Commissario straordinario che sarà in carica nell’interregno tra la sua istituzione e l’elezione del Sindaco e del Consiglio comunale.
Che proprio Leonardi denunci il rischio della crisi delle Imprese locali mi stupisce e non poco. Proprio lui che, come Tecnico comunale, sa benissimo che da sempre, anche con otto Comuni, non pochi appalti sono vinti da Imprese del continente per la semplice ragione che la normativa di legge vigente in materia di lavori e servizi obbliga i Comuni ( tutti i Comuni anche quelli piccolissimi) a dare ai bandi di gara la massima pubblicità. Proprio di recente il Comune di Portoferraio ha indetto una gara per affidare la manutenzione della rete per la pubblica illuminazione ( gara curata proprio da Leonardi ) e chi l’ha vinta? Una Società del Gruppo Enel. Il mercato dei lavori e dei servizi pubblici da affidare in appalto non è mai stato chiuso. Le Amministrazioni devono garantire la massima concorrenza, specie per appalti di un certo valore.
Sempre Leonardi, riprendendo un argomento caro ai fautori del NO, rincara la dose sul Commissario assegnandogli addirittura compiti di natura politica e quindi anche di gestione straordinaria del nuovo Comune. Ci fa sapere poi che il commissariamento “durerà anni” ( nel depliant se ne prevedono ben 10 !) e sarà causa “ di grave immobilismo e di conseguenti ripercussioni socio economiche per tutti gli elbani” . Ci annuncia inoltre che, con la collaborazione di tanti “Commissarietti”, licenzierà il personale comunale in esubero e “impacchetterà” i dipendenti non licenziati trasferendoli tutti nel Palazzo della Provincia a Portoferraio. Qui siamo proprio al delirio. Non mi sarei mai aspettato da Leonardi un così sconcertante impasto di menzogne e assurdità.
Non me lo sarei mai aspettato perché da una vita è funzionario del Comune di Portoferraio. Non è dunque uno sprovveduto. Non può non sapere che il Commissario straordinario di un Comune svolge di norma solo compiti di ordinaria amministrazione; può anche adottare atti straordinari, ma solo se necessari per legge. Ma non può certo “ridisegnare – come lui dice – gli strumenti urbanistici “ che appartengono alla sfera della gestione politica di un territorio. E non potrà neppure “licenziare” o trasferire il personale dei Comuni nel Palazzo della Provincia. Tra l’altro, ammesso che, preso da un improvviso attacco di pazzia, organizzasse la diaspora dei dipendenti comunali, nel solo edificio della Provincia come farebbero a starci? Dovrebbe in quel caso affittare qualche struttura alberghiera. Non so, l’Ape Elbana o il defunto Hotel Nobel. Oppure organizzare d’estate un mega “ campo solare” al Grigolo o nei giardini delle Ghiaie. A forza di sentire certe, ad essere tenero,”stravaganze”, mi viene voglia di buttarla nello scherzo.
Quanto alla durata della gestione commissariale, a mia memoria ( attendo che Leonardi mi contraddica), i Commissari straordinari rimangono in carica il tempo necessario per l’indizione delle elezioni della nuova Amministrazione. Di norma 7/8 mesi, al massimo 1 anno. Si veda quanto è destinato a durare il commissariamento a Rio Marina. E non c’è differenza tra quanto è successo in quel Comune e l’eventuale futuro Comune dell’Elba. Rio Marina si è trovata ad un certo punto senza Sindaco e senza Consiglieri; quindi nella medesima situazione in cui si verrebbe a trovare inizialmente il Comune unico, se dovesse prender vita. Per la elezione del Sindaco e dei Consiglieri dell’Elba si dovrebbe aspettare la prima tornata elettorale, successiva alla sua nascita.
Per essere chiari, se, con la vittoria del SI, dovesse essere istituito nei prossimi mesi il Comune elbano, andremmo a votare nella primavera del 2014. Non tra 10 anni!
Giovanni Fratini