Nell’attesa di uscire dall’emergenza sanitaria Covid-19, invece di accanirci sui numeri o sulle cause di questa terribile pandemia dicendo molto e facendo poco, dovremmo cercare di dare un senso a quello che sta accadendo all’Elba, in Italia, in Europa, nel mondo, passando dal dire al fare, dalla critica alla proposta, dall’egoismo alla condivisione di una vision fondata su obiettivi comuni di benessere ed equità sociale, cercando di trovare soluzioni all’emergenza economica, che sarà conseguenza di quella sanitaria, che non deve trovarci impreparati e divisi.
Dato per scontato che nessuno si salva da solo, come ha ribadito il Presidente della Repubblica Mattarella nel suo discorso alla nazione, e che la crisi ci aiuti in un percorso di consapevolezza personale e sociale, credo sia importante mettere in campo intelligenze ed esperienze, cancellando rivalità e antipatie, per condividere scelte, oggi ancora più necessarie, dalle quali dipenderà il futuro nostro ma soprattutto delle prossime generazioni.
L’Elba fonda la sua economia sul turismo. Moltissime attività per la maggior parte stagionali sono legate alle presenze turistiche e all’andamento della stagione. Quest’anno la situazione si annuncia difficile. Possiamo pensare subito a quali misure adottare per aiutare le imprese, le famiglie, i lavoratori in difficoltà?
Responsabilità in Comune, richiamando tutti alle proprie responsabilità, propone una serie di azioni concrete che ci auguriamo i nostri amministratori vogliano prendere in considerazione, migliorandole e ampliando ulteriormente i campi di intervento.
Indichiamo quindi una serie di agevolazioni, che rassicurerebbero e farebbero “respirare” i cittadini, che avrebbero un basso “impatto” sui bilanci comunali, venendo magari compensate con un’adeguata spending review.
1) Esercizi commerciali e attività artigianali: modificare il regolamento per la riscossione della tassa sui rifiuti - la TARI - prevedendo in primo luogo un differimento dei termini per il pagamento delle varie rate. Nello specifico, un eventuale suggerimento potrebbe essere quello di posticipare a fine 2020 l’emissione delle relative bollette, consentendo di dilazionare il pagamento della somma dovuta fino ad un massimo di 8 rate. Inoltre, considerato che gran parte degli esercizi commerciali sono stati “costretti” a chiudere o a ritardare le aperture previste proprio in questi giorni, e forse resteranno chiusi per la stagione, non producendo in questo periodo alcun rifiuto, si potrebbe prevedere la riduzione in bolletta della parte variabile della stessa, con riferimento alla minore quantità di rifiuti prodotti.
2) Tosap (tassa per l’occupazione del suolo pubblico): sospendere completamente il pagamento del secondo semestre 2020 per piccole e medie imprese, esercizi commerciali, chioschi e dehors. Con riferimento invece ai mercati di merce varia, prevedere l’esenzione dal pagamento almeno per i mesi di marzo, aprile e maggio, ed eventualmente i successivi.
3) IMU: prevedere una riduzione dell’aliquota per negozi e botteghe, in modo da incentivare i proprietari dei locali commerciali a sospendere per 2-3 mesi, o per il periodo necessario, il pagamento del fitto. Sospensione che, una volta comunicata all’ufficio provinciale dell’Agenzia delle Entrate, comporterebbe per gli stessi proprietari una riduzione della tassazione Irpef.
4) Scuole: prevedere una drastica riduzione delle rette degli asili nido comunali ed un recupero/rimborso degli abbonamenti già pagati per il trasporto scolastico di cui concretamente non si è usufruito. Un ulteriore sostegno potrebbe venire dalla istituzione della Banca del libro se le scuole medie e superiori mantenessero anche per i prossimi anni i libri di testo adottati per questo anno scolastico.
5) Lavoro stagionale: sostenere i lavoratori stagionali, precari e con partita Iva se non rientrano nelle coperture previste dai decreti governativi aprendo sportelli di ascolto ed aiuto, anche in collaborazione con i CAF, le associazioni di categoria o i sindacati, per indirizzarli verso possibili soluzioni.
6) Tassa di Sbarco: ripensare il suo utilizzo per rilanciare l’economia turistica dell’isola fondandola sulla sostenibilità, la riqualificazione ambientale, il miglioramento dei servizi di trasporto con l’utilizzo di modalità green, la formazione dei lavoratori e delle imprese per stimolare nuova imprenditorialità soprattutto giovanile seguendo i nuovi paradigmi del mercato turistico.
7) Turismo: ripensare l’Elba in termini di turismo sostenibile seguendo i nuovi trend del turismo internazionale. I viaggiatori oggi sono alla ricerca di genuinità, unicità ed emozioni. L’Elba meglio di altri territori si presta ad un turismo esperenziale grazie alla sua cultura, bellezza e biodiversità. Si dovrebbe puntare ad una riqualificazione delle attività recettive dotandole di certificazioni di sostenibilità, dotandole di percorsi benessere o sportivi e di strutture che garantiscano l’accessibilità a tutti. Investire sulle strutture sanitarie significherebbe una miglioramento della qualità della vita per i residenti, ma anche una rassicurazione per i turisti, pensando ad esempio a quelli della terza età, che vedrebbero tutelata la loro salute potendo contare sull’Isola di strutture efficienti e sicure. Alla luce di una nuova coscienza ambientale accelerata dall’epidemia del COvid-19 si dovrebbe favorire la scoperta del territorio, non solo delle spiagge, valorizzando i sentieri alla scoperta dei borghi e degli stupendi paesaggi dell’ interno, gli itinerari per il trekking, bike, kayak e gli sport open air. Destagionalizzare significa migliorare la qualità delle presenze turistiche rivolgendosi ad un a clientela sensibile, rispettosa delle tradizioni dell’Isola, capace di prendersi cura di un ambiente marino e terrestre fragile come quello di un isola.
8) Partecipazione attiva: stimolare un confronto fra cittadini, imprese, categorie economiche, amministratori, per pensare all’Elba del “dopovirus”, a quella del 2025, a quella del 2030, coinvolgendo in particolare i giovani e utilizzando tutte le forme di sostegno progettuale ed economico messe in campo dalla Regione Toscana, dal Governo, dall’Europa. Superare i confini comunali aprendo tavoli tematici e laboratori di idee su argomenti come salute, cultura, istruzione, integrazione, formazione professionale, ambiente, paesaggio, turismo, nautica ed economia del mare, agricoltura, produzioni enogastronomiche, volontariato e attività sociali ....
Responsabilità in Comune