“La situazione del settore ambulante è drammatica nella nostra Regione e la provincia di Livorno non fa eccezione – spiega il presidente ProvincialeAnva Confesercenti Andrea Briguglio. Gli operatori, oramai, sono fermi da mesi con ripercussioni pesanti sullo stato di migliaia di famiglie. Non ci siamo tirati indietro ed abbiamo fatto la nostra parte, nello spirito di servizio che , da sempre, ci rappresenta. Adesso, però, dobbiamo guardare al futuro utilizzando i giorni che mancano al possibile lockdown elaborando proposte ed atti concreti che permettano una ripartenza immediata del settore. Intendiamo, naturalmente, rispettare tutte le norme per la tutela della salute, nostra e dei nostri clienti, ma le nostre imprese devono ripartire”.
“Alla Regione Toscana chiediamo” spiega Briguglio riportando le parole del Presidente Nazionale Maurizio Innocenti “l’apertura immediata di un tavolo di confronto con la partecipazione di ANCI e delle categorie economiche al fine di fornire un indirizzo unico per i comuni sulle linee guida per le modalità di riapertura dei mercati. Non è sostenibile per le nostre imprese che non vi sia un’uniformità di nome, perlomeno a livello generale, per evitare le decine di interpretazioni che hanno caratterizzato il periodo attuale creando ancora più incertezza e difficoltà alla categoria.
Per questo chiediamo da subito:
1. Riapertura, laddove non ancora prevista, del settore alimentare e dei settori autorizzati per il commercio a posto fisso ovvero piante e fiori, abbigliamento e calzature per bambini, articoli sanitari;
2. Rinnovo delle concessioni come previsto dall’attuale codice del commercio.
Nel momento in cui arriverà la possibilità di aprire i mercati per tutte le tipologie, chiediamo innanzitutto che ciò avvenga per l’organico completo senza alcuna restrizione numerica.
Per questo proponiamo i punti che riteniamo fondamentali per una corretta e sicura ripartenza:
1. Obbligo per i titolari e gli addetti alle vendite di dotarsi di DPI (mascherine, guanti) e del gel idroalcolico per igienizzare le mani dei titolari, dei dipendenti e dei clienti;
2. Prevedere le necessarie misure in modo da attuare il distanziamento e regolare l’accesso al banco. Il rispetto di tali misure sarà di responsabilità dell’operatore;
3. Cartelli dove esporre alla clientela le regole di comportamento e indicare le misure per il distanziamento e l’accesso al banco;
4. Individuare le misure necessarie nel posizionamento dei banchi per garantire il distanziamento;
5. Presidiare l’area mercato con polizia municipale, volontari (pubblica assistenze, protezione civile ecc.) in modo da controllare il rispetto delle misure di sicurezza;
6. Azzeramento COSAP e TARI per tutto il 2020 non conteggio delle assenze ai fini della revoca delle concessioni per tutto il 2020.
Inoltre poniamo al Governo le seguenti richieste:
1. Riapertura completa dei mercati;
2. Equiparazione delle fiere ai mercati e non considerare le stesse al pari delle manifestazioni straordinarie;
3. Proroga lotteria degli scontrini ed invio telematico al 1° gennaio 2021;
4. Provvedimenti di liquidità a fondo perduto;
5. Richiesta sospensione tributi previdenziali fino al 28/02/2021;
6. Prolungamento delle misure già adottate (600 o 800€) per coloro che saranno impossibilitati a riprendere l’attività.”
“Il tempo è oramai scaduto - conclude Briguglio a nome degli ambulanti di tutta la provincia - dobbiamo essere pronti per ripartire con regole univoche e condivise. Lo chiediamo con forza per tutelare e garantire la sopravvivenza delle imprese del settore“.
Andrea Briguglio
Presidente Anva Provinciale Livorno