Un'approvazione necessaria alla sua immediata modifica, cosa impossibile continuando ad agire in modalità di bilancio provvisorio, così il Sindaco Zini ha spiegato - nel corso del Consiglio comunale che si è svolto nel pomeriggio di ieri, 23 aprile - l'accelerazione che ha portato, con alcuni mesi di anticipo rispetto al termine ultimo di giugno, all'approvazione del bilancio preventivo (e del relativo Documento Unico di Programmazione) 2020-2022 del Comune di Portoferraio.
Una volontà politica, quindi, rivendicata dalla maggioranza per poter agire subito sulle gravità sociali economiche della fase in corso e che ha trovato al momento del voto un'ampia benevolenza da parte di quasi tutte le minoranze: astensione del Gruppo Meloni, voto favorevole di La Nera e il solo voto contrario da parte del Gruppo Di Tursi.
Si parte con un avanzo di amministrazione di circa 5 milioni e con una cassa, al 31 dicembre 2019, in attivo di 4,78 milioni (ridotti ora a 3,66 dopo quattro mesi di spese senza entrate).
“Una situazione finanziaria frutto dell'immobilismo degli anni precedenti e e che dovrà invece ora dispiegarsi sia per affrontare nell'immediato la crisi di famiglie ed aziende che per una politica di lavori pubblici che contribuisca al rilancio dell'economia”; intenzione annunciata quella di reperire un milione da destinare intanto a famiglie ed aziende per mitigare l'effetto della crisi.
In vista della ravvicinata 'fase 2', accorato l'invito del Sindaco a non incartarsi nella discussione sul' apertura a o meno del porto di Piombino per l'Elba, 'apertura che andrà ovviamente fatta con tutte le precauzioni del caso'.
I prossimi passi saranno quindi una revisione profonda delle poste di un bilancio pensato in tempi ante virus, passaggi che richiederanno un confronto con la città, per altro - è stato detto- già iniziato con le Categorie economiche e con le Associazioni di Volontariato, ritenute queste ultime dal Sindaco un bene prezioso e assolutamente necessario col quale coordinarsi (magari rispettando le diverse identità e storie, senza pretendere di assimilarle a modelli organizzativi astratti, ndr).
Un pensiero fugace al 25 aprile che per la prima volta non potrà essere celebrato nelle piazze con l'auspicio di potersi ritrovare al più presto faccia a faccia sugli scranni della sala consiliare.
CR