Egregio Direttore,
normalmente in questo periodo la stagione turistica sarebbe già iniziata. E a questo punto, urgentemente, le Amministrazioni Elbane dovranno allora, una volta tanto insieme, decidere
1) se l'Elba vuole tenersi chiusa per timore del virus e cercare di farsi rimborsare dallo Stato gli introiti mancati. Con gli enormi problemi finanziari di questo periodo è facile dubitare che possa arrivare gran che'... Si deve pensare per contro al futuro nero delle tante attività legate al turismo come l'alberghiera, la balneare, la cantieristica/nautica, la agroalimentare, l'edilizia, per dire le più importanti . Questa insomma è la scelta di chi dice meglio morti di fame piuttosto che di virus!
2) se l'Elba vuole attivare in tutti i modi l'arrivo di turisti negli alberghi, nelle seconde case negli appartamenti in locazione. Allora, in tema di virus, bisogna considerare che l'Elba, essendo una isola, ha un vantaggio rispetto alle altre località turistiche e non. Si può effettuare un controllo, a Piombino, a quanti vogliono accedere all'Elba e le autorità sanitarie devono al più presto individuarne il modo. L'ipotesi che è sembrata più sensata a questo fine è stata prospettata qualche giorno fa su Elbareport da un medico di base Elbano: effettuare uno screening con iI test degli anticorpi. Essi sono oramai disponibili e segnalano, con una ottima approssimazione, il contatto o meno con il virus, e nel breve tempo di circa 10 minuti è possibile sapere se una persona è negativa e quindi sana e può essere accolta, o positiva quindi ha contattato il virus ( in questo caso è necessario conoscere la storia sanitaria della persona, o misurarne la temperatura, o effettuare un tampone che richiede tempi lunghi, oppure la persona deve essere respinta ).
Con lo screening fatto a trasportatori, lavoratori pendolari e turisti l'Elba potrebbe garantire, con buona approssimazione, l'assenza di virus e potrebbe scongiurare l'emergenza ospedaliera e quindi diventare meta più ambita per i turisti. E' evidente che lo screening richiede tempo e quindi gli arrivi dovrebbero essere diluiti e per chi arriva a Piombino sarebbe necessario o di premunirsi dell'esito del test, soluzione evidentemente da consigliare, o prenotarsi in anticipo il test sul porto. Una volta sull'Elba, le autorità sanitarie potrebbero decidere, ad abundantiam, se mantenere per tutti le cautele adottate su resto del territorio nazionale.
Nel caso le Amministrazioni Elbane convenissero sulla scelta 2, dovrebbero attivarsi al più presto con la Presidenza del Consiglio e con il Presidente della Regione Rossi pechè siano resi disponibili i test che da pochi giorni sono in circolazione e che sono quindi "merce rara" ...
Piero Baracchi, Architetto, amante e frequentatore dell'Elba