L’isola Smart, l’isola intelligente, è l’idea progettuale che l’elbano Daniele Mazzei ha in mente per la crescita e lo sviluppo della sua terra d’origine: l’Isola d’Elba.
Il progetto piace alle istituzioni, piace agli operatori economici, alle associazioni e piace alla Banca dell’Elba che ha voluto incontrare virtualmente Daniele Mazzei per uno scambio di idee, un confronto ed un approfondimento sul tema.
L'Elba rischia di non essere più competitiva - spiega Daniele Mazzei dialogando con i vertici di Banca dell'Elba - E’ una terra unica, bellissima, ricca di contenuti, ma perde il suo appeal verso l’esterno.
Chi viene da fuori, abituato ad avere tutto a portata di mano, ad avere informazioni in tempo reale, servizi efficienti, abituato a poter pianificare la vacanza e le giornate velocemente e senza stress, cerca di più.
Sull’isola - prosegue Mazzei - diventa difficile persino pagare un parcheggio in modalità smart, con carta di credito, perchè da paese a paese ogni realtà gestisce il servizio in maniera diversa e non pubblicizzata, mentre in città è la regola. E per tutto il resto la questione non cambia, le problematiche si moltiplicano.
I soggetti che forniscono informazioni turistiche sono tanti e diversi fra loro, qualificati, ma manca una visione d’insieme e soprattutto manca la consapevolezza da parte degli elbani che oggi il turismo si fa solo sull’esperienza, è esperienziale.
Non basta più prenotare un appartamento e calcolarne il costo, bisogna andare oltre - dice Mazzei – come già sta facendo Airb&b. Le istituzioni lo sanno, si stanno muovendo in questa direzione. La Gestione Associata per il Turismo e i suoi rappresentanti intendono lavorare a questo progetto in maniera concreta, abbiamo un confronto in essere, e si stanno già adoperando in questo senso perché possa esserci presto un cambio di marcia.
(BdE) Cosa può fare dunque l’Elba per centrare l'obiettivo?
(DM) Dobbiamo alimentare la curiosità dei potenziali visitatori e creare una piattaforma dove pubblico e privato lavorino insieme. Una piattaforma che non può essere l’ennesimo sito turistico, ma dove l’informazione parta dal basso – gli operatori (pro loco, aziende, …) – con un coordinamento istituzionale per raggiungere l’utente in tempo reale. Tutto questo è possibile, ed è possibile anche in breve tempo se l’Elba sarà coesa. E sono certo che lo sarà.
(BdE) Hai già in mente una stima sulle tempistiche?
(DM) Tempi relativamente brevi: un anno e mezzo circa. Ma dobbiamo mettere insieme tutte le nostre energie perché il progetto si concretizzi e segni davvero quel cambiamento che serve alla nostra isola.
(BdE) Anche la Banca dell’Elba con i suoi soci è rimasta entusiasticamente colpita dalla Tua proposta.
(DM) Ne sono lieto. La Banca dell’Elba è un’istituzione per la nostra isola. Sono lieto che all’Elba esista questa realtà E’ stato uno dei primi esempi di coesione del territorio. Chiunque abbia a cuore lo sorti economiche e sociali dell’isola rappresenta un modello ed uno sprone. Se anche la Banca dell’Elba crede in questo progetto è la dimostrazione che ci sono le basi per partire e che l’Elba può riuscire in questo importante cambiamento per il suo futuro.