Il settore dei trasporti è uno dei più colpiti dalla crisi che deriva dal Covid19.
Le limitazioni agli spostamenti e la prudenza che caratterizza questo tempo e quello a venire (almeno nel breve periodo) mettono in discussione uno dei cardini del nostro modo di vivere e di muoverci.
Treni tagliati, navi ridotte, tpl in grave difficoltà.
Trasporto aereo che solo oggi vede una luce dopo mesi di rischio fallimento per molte compagnie.
Perfino le più importanti al mondo.
Riduzioni di personale, licenziamenti, operatori stagionali che non esisteranno nel 2020.
Enormi disservizi per chi è abituato a usare i mezzi pubblici per lavoro o per spostamenti indispensabili.
È in questo quadro così complicato che si inserisce il primo storico passaggio sulla nostra costa del Frecciarossa 1000 e la sua prima fermata alla stazione di Campiglia M. e sulla costa tirrenica. Nelle nostre province costiere che fanno più fatica delle altre in Toscana.
Non in un periodo di sviluppo e di potenziamento dei servizi, ma in questo.
Una bella notizia, quindi, che, tra l’altro, sopperisce in parte alla mancanza di altri passaggi a lunga percorrenza sul nostro territorio.
Ora tocca alle istituzioni e alla politica trasformare questa nuova opportunità in una nuova prospettiva di sviluppo strutturale e duratura.
Abbiamo di fronte molte sfide, quella dei collegamenti e delle interconnessioni sarà una delle più importanti.
Simone De Rosas