Italia Nostra legge con vivo interesse un’accorata lettera dell’Amministrazione comunale di Portoferraio al Ministro della Cultura Franceschini sulla assoluta necessità di avere una direzione ai Musei Napoleonici elbani, sottolineando le carenze nell’accoglienza, la mancanza di personale qualificato, l’inadeguatezza del materiale divulgativo. Lettera già inviata con toni simili anche dalla precedente Amministrazione.
Sicuramente hanno fatto bene entrambi. Viene spontanea però una prima domanda: perché la lettera è partita, per ben due volte, dal solo sindaco di Portoferraio e non è invece firmata da tutti i sindaci elbani, visto che Napoleone governò e lasciò tracce su tutta l’isola, per non includere anche Pianosa?
Il secondo punto è diverso. Il Ministro Franceschini conosce bene e da tempo la situazione delle Residenze Napoleoniche dell’isola. Quando anni fa venne a ritirare un premio letterario a Marciana Marina, la prima domanda che mi fece, a freddo, fu: “Cosa ne pensa Italia Nostra dei Musei napoleonici elbani?”. Spiazzata, ebbi comunque la spontaneità di rispondergli: “Sono senz’anima”.
Eppure, le Residenze Napoleoniche, insieme con i loro meravigliosi giardini banalizzati e dimenticati, non sono l’unico problema. La situazione generale sull’isola è grave quasi ovunque, a parte le dovute eccezioni naturalmente, e sorprende che nessun accenno o analisi venga pubblicamente fatta, con la partecipazione della cittadinanza, sui musei civici non solo del Comune di Portoferraio, ma della larghissima maggioranza dei musei elbani, abbandonati senza direzione da talmente tanto tempo che si fatica a mettere a fuoco esperienze qualificanti passate.
Allora, non è forse venuto il momento di dare vigore al progetto del Sistema Museale dell’Arcipelago Toscano, finanziato nel 2018 dalla Regione Toscana “sulla fiducia”, ma di cui non si sa più molto, se non notizie sulla gestazione di accordi parziali e limitati?