Benedetto sia l’amministratore che fa meno danno, non è un detto popolare né un modo di dire, è la semplice constatazione degli exploits dei nostri governanti a livello nazionale, regionale e locale. Molto ci sarebbe da dire proprio sul modus operandi dei nostri amministratori, i cosiddetti “rinascenti” che ci tempestano spesso di perle di saggezza. Non mi voglio dilungare sulle numerose decisioni, assolutamente non condivisibili, che i nostri hanno portato avanti.
Ma su un tema, sull’argomento traffico, sono una spanna davanti a tutti, per lo meno a livello isolano non c è confronto, vedesi Calata-Centro storico, il meglio di sè lo stanno portando avanti sulla ZONA PORTUALE.
Qualche anno fa la giunta PERIA -con il vice sindaco ZINI e l’assessore LUPI- ebbe un’illuminazione: cambiare la viabilità sul PORTO. Dopo una sorta di sommossa da parte di commercianti e categorie varie, la cosa morì quasi sul nascere.
Chiunque dovrebbe fare tesoro dei propri errori tanto più un amministratore, che dovrebbe lavorare per il bene della collettività. E invece no. I “nostri” hanno riproposto tutto ciò e anzi lo hanno ulteriormente peggiorato. Sbagliare è umano, perseverare diabolicus est. Il 6 luglio, nel pieno della stagione, è stata stravolta la viabilità della Zona Portuale (senso unico, parcheggi paralleli al marciapiede con perdita di almeno 25 posti auto e, dulcis in fundo, una corsia d imbarco opposta al senso di marcia, fino a oggi ancora mai utilizzata.
La fase pandemica non è certamente finita, tutte le attività commerciali hanno subito delle gravi perdite economiche che ancora persistono. La nuova viabilità non ha fatto altro che accentuare ancora di più una situazione per tutti noi già fortemente penalizzante.
La cosa che più dispiace è che tutto ciò è accaduto (tanto per cambiare) senza confronto, senza partecipazione. Quella “concertazione” con tutti gli attori interessati, tante volte rimarcata in campagna elettorale ma mai messa in atto.
In virtù di tutto ciò sarebbe lungimirante una risposta politica, un tavolo di lavoro e di confronto con il Sindaco, l’assessore al traffico, Commercianti e Associazioni di Categoria.
Non si cambia, né si migliora un paese e la sua derelitta economia con atti di imperio. Specie se sbagliati. C’è sempre tempo per rimediare dando seguito a quella tanto declamata concertazione di cui spesso si è parlato in passato.
Moreno Bonini