Si chiama “La piccola scuola elbana come scuola della comunità” il progetto nato da un accordo di collaborazione tra la Regione Toscana e Indire, l’ente di ricerca educativa del Ministero dell’Istruzione, e approvato dalla Giunta regionale su proposta di Cristina Grieco, assessore a istruzione, formazione e lavoro. Il progetto sarà realizzato nell’anno scolastico 2020/2021 e avrà un costo totale di 80mila euro, di cui 50mila di cofinanziamento regionale.
“Si tratta del primo esperimento di questo genere a livello nazionale – sottolinea Grieco – con l’obiettivo di sperimentare nelle scuole elbane ed introdurre poi nel sistema di istruzione della Toscana una visione innovativa di integrazione delle tecnologie per l’attuazione di un’aula ‘estesa’, in grado di supportare docenti e dirigenti nel loro lavoro in situazioni di isolamento e con pluriclassi, con l’uso delle strategie innovative promosse da Indire”.
“Stiamo lavorando con Indire a questo progetto da qualche mese e per calibrarlo al meglio abbiamo avuto incontri con dirigenti scolastici e amministratori locali. Avevamo preso l’impegno di approvare il progetto, che permetterà di affrontare tante criticità della scuola insulare, entro la fine della legislatura e lo abbiamo mantenuto, nonostante il Covid. Credo che sia motivo di grande soddisfazione per l’isola d’Elba e per tutta la Regione. Del resto l’Elba è l’unica isola ‘minore’ ad avere al suo interno tutti gli ordini e i gradi di scuola (dall’infanzia alle superiori). Per questo è un laboratorio di ricerca importante anche per l’istituto nazionale”.
Il progetto poggia su una visione culturale di piccola scuola come “scuola diffusa” dove il territorio diviene partner educativo e favorisce “un sistema formativo allargato” che beneficia di risorse che possono essere utilizzate a favore della scuola.
“La scuola elbana – conclude l’assessore Grieco - può diventare un contesto pilota per una scuola della comunità sull’esempio dei civic center europei e delle community school americane. Entrambe le visioni di scuola si caratterizzano per una proposta culturale rinnovata di una scuola che interpreti, oltre al tradizionale ruolo di agenzia formativa, anche quello di centro di aggregazione per la comunità di riferimento”.