Abbiamo letto con attenzione l’articolo confezionato dalla maggioranza, e non possiamo che ribadire i concetti: che ciò che appare sorprendente è che a tre anni dall’approvazione del Piano del Porto, l’attuale amministrazione continui a perdere tempo, confondendo il voto popolare, che tutti riconosciamo, con il rispetto delle regole e dei regolamenti comunali e sovraordinati. Fino addirittura a farlo diventare un alibi. Ad oggi, se per loro magari non sarà il porto più bello, è comunque l’unico realizzabile per mettere in sicurezza tutte le funzioni, distributore in primis.
Relativamente alle forti criticità presenti nella procedura approvata, e mai rilevate da parte di alcuno e oggi citate come motivo di scandalo, ricordiamo di nuovo alla Allori - che tarda a comprendere sebbene dagli atti in nostro possesso risulti che la Regione lo abbia ripetuto più volte anche per scritto (vedi allegato) - che non è né lei né i suoi tecnici, pagati profumatamente e incaricati in via diretta, che devono eccepire sulle procedure bensì gli organismi regionali. Questi, ed è ormai consolidato, non solo hanno valutato positivamente il lavoro svolto, ma addirittura hanno ritenuto di dover respingere con forza la richiesta di commissione paritetica legittimamente e vanamente richiesta dall’attuale sindaca e soci, per inficiare quanto collettivamente deciso. Saremo ben lieti di conoscere con quali documenti e con quale settore siano stati decisi gli approfondimenti che oggi la sindaca ci dice richiesti dalla Regione Toscana. Si tratta infatti di importanti informazioni da condividere, riservandoci altrimenti di richiederle direttamente a chi di competenza.
Ma poi, lo vogliamo finalmente dire che la Regione ha bocciato la proposta di avvio di variante presentata da questa amministrazione e ha dovuto mettere per scritto che quel piano non si modifica, se non ricominciando la procedura da capo attraverso un nuovo accordo di pianificazione? Un sindaco lo dovrebbe pur sapere. E che il procedimento urbanistico tanto sbandierato è talmente fermo che non è nemmeno iniziato? Oppure dobbiamo lasciare che i Marinesi si facciano abbindolare dai discorsi e dai desiderata di chi quel porto non lo vuole affatto atteso che sarebbero compromessi gli attuali interessi dei privati?
Quanto ai costi, non siamo certo solo noi che dobbiamo valutare l’utilità di studi accessori per procedure già concluse, approvate e saldate. Per quello esiste la Corte dei Conti, e la giustizia contabile ha già fornito decine di sentenze pronte da consultare.
Grave invece l’accusa che sia stata la passata amministrazione a togliere o coprire i divieto di balneazione davanti al Capitanino: questa affermazione è falsa, e quei cartelli sono stati rimossi in fretta e furia senza motivo quest’anno, sostituiti con dei patetici cartelli di ‘Area riservata all’elioterapia’ per indicare che lì si può prendere il sole, se poi volete nuotare in porto, fate pure.
Interessante invece la difesa d’ufficio della maggioranza nei confronti della Allori e del suo lavoro: ebbene, a qualcuno sfugge che l’attuale sindaca sia stata anche consigliere, addirittura con delega al bilancio, di una nostra passata amministrazione; per cui le cifre che ci accusa di aver speso erano state stanziate e da lei approvate in prima persona. Così come ci ricordiamo il suo atteggiamento, e il suo mancato voto per abbandono dell’aula durante quel consiglio comunale dove si deliberò che per evitare di rimuovere il cosiddetto ‘pontile nord’, fummo costretti ad acquisirlo al patrimonio comunale per apporvi la pubblica utilità. Fino ad allora era concessionato all’associazione sportiva dilettantistica senza fine di lucro per la quale la sindaca Allori svolgeva e svolge tuttora la propria professione, ed era esterno all’area portuale urbanisticamente riconosciuta.
È tutto agli atti. E chi vuole spacciare per cattiveria queste affermazioni sbaglia bersaglio. È giunto il momento di dire le cose come stanno, considerato che su nostri comportamenti e sulle nostre procedure l’ultima parola l’ha messa la magistratura amministrativa, contabile e penale, dopo cinque lunghi anni di processi ingiusti a nostro carico, fomentati da illazioni e strumentali falsità, e terminati per fortuna con una assoluzione piena. O forse è cattivo ricordarvi anche questo?
Per finire, e senza tediare, siamo pronti a scommettere che questa amministrazione ‘andrà avanti nel progetto di revisione del piano portuale (cit.)’ senza cavare un ragno dal buco. Ma siamo convinti che al pari di quanto successo per il progetto di restauro della Torre pisana saranno costretti a copiare e fare propri i progetti confezionati dalla precedente amministrazione e osteggiati in campagna elettorale. E sia chiaro che noi non saremo affatto contrari.
Intanto continueremo anche il prossimo anno ad ascoltare i commenti dei nostri amati ospiti abituali che, fermandoci per strada, ci chiederanno: ‘ma insomma, a Marciana Marina questa amministrazione non sta facendo proprio niente?’
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