Ho partecipato attivamente al dibattito sul porto Ciumei qualche anno fa e desidero aggiungere alcune considerazioni al recente articolo di Di Pirro, che condivido nello spirito.
Col passare di questi ultimi anni è diventato evidente che la realizzazione di porti turistici, particolarmente in Toscana, è stata un flop colossale. Il particolare sviluppo della nautica da diporto, le nuove tassazioni, i costi di gestione, l'andamento dei percorsi nautici, ecc hanno fatto sì che gli ultimi porti realizzati siano stati veri e propri fallimenti. Non c'è quindi che da rallegrarsi che il porto Ciumei non sia stato realizzato! E politicamente corretto sarebbe che l'ex Sindaco riconoscesse questa realtà e che la attuale Giunta, prendendo atto di quanto è avvenuto in altre localizzazioni, ponesse una pietra tombale sul discusso progetto Ciumei che sembra ancora pendere sulle nostre teste. E' del resto evidente che il notevole afflusso di natanti negli scorsi mesi estivi è solo il risultato della emergenza Covid ed in nessun modo modifica la vocazione del porto esistente di Marciana Marina.
L'Isola d'Elba ha la necessità di una "marina" moderna, ma se i Comuni sul mare si confrontassero e finalmente agissero in accordo (sarebbe ora che l'Elba si unisse in un Comune unico!), apparirebbe evidente che la localizzazione che meglio si presta per configurazione naturale e per accessibilità è la rada di Portoferraio. E ciò eviterebbe spreco di energie e soldi, e la rovina di deliziosi siti elbani.
Per contro è noto che il porto esistente di Marciana Marina ha bisogno di alcuni limitati adeguamenti non rinviabili e che si possono riassumere in: spostamento del distributore carburanti, protezioni dai venti di nordest, realizzazione di un campo boe per evitare l'ormeggio selvaggio.
E' quindi da appoggiare l'auspicio di Paolo Di Pirro, che peraltro lanciai anche io qualche anno fa nel pieno delle polemiche: Giunta ed Opposizione del Comune di Marciana Marina dovrebbero concordare su come realizzare questi limitati adeguamenti! E dovrebbero oggi evitare la battaglia sull'incarico dello studio delle correnti. Io non sono esperto di quella materia ma posso solo testimoniare l'impressione che ricevetti nell'esaminare il progetto Ciumei, ossia che il suo studio sulle correnti fosse un copia/incolla di altri siti, poco importa che sia poi stato approvato, insieme alla gran massa di altri dati, in tutti i passaggi amministrativi che portarono alla sua approvazione. Uno studio vero sullo stato di fatto del porto di Marciana Marina sembra essere la giusta premessa per qualunque intervento, alfine di evitare possibili future erosioni e/o interramenti.
Il mio personale auspicio è poi che tutti insieme, residenti e frequentatori amanti dell'Elba, Amministratori e cittadini, comprendessimo che l'Elba è una perla nel Mediterraneo la cui vocazione non è lo sfruttamento edilizio ma lo sviluppo di un turismo di qualità possibile solo con la salvaguardia assoluta del territorio e delle bellezze esistenti. Battiamoci dunque per uno sviluppo dell'Isola che potenzi questa vocazione.
Arch. Piero Baracchi