Ho voluto riconsiderare la proposta che Leopoldo Provenzali portò in Consiglio Regionale nel 2009 e cercare di arrivare alla fine dell'iter per farla approvare definitivamente.
Le isole minori sono, senza ombra di dubbio, una preziosa risorsa dal punto di vista culturale, paesaggistico e turistico, una rilevante opportunità di sviluppo sociale ed economico di aree marginali legato a progetti di tutela e valorizzazione di un patrimonio naturale di notevole bellezza, che può avere anche ricadute positive sull'intero territorio nazionale. L'attuale situazione economica non sta risparmiando queste nostre realtà perché, oltre agli svantaggi strutturali legati all’insularità, si aggiungono problematiche anche di ordine politico dal momento che, a livello regionale e nazionale, è spesso mancata la volontà di gestire la situazione, particolarmente peggiorata adesso con il problema Covid19.
Nella proposta si parla di riconoscimento dell’autonomia delle comunità locali, di promozione del sistema delle autonomie, di valorizzazione delle distinte identità culturali, sociali ed economiche del territorio regionale, di tutela dei comuni minori, il principio di tutela dei territori montani e insulari.
La stessa Costituzione Europea riserva, poi, un’attenzione specifica alle isole, definendo le aree bisognose di particolare tutela.
Dobbiamo attivare permanentemente un processo di riequilibrio dello sviluppo socio-economico in Toscana, a beneficio delle aree periferiche, che necessitano di infrastrutture, risorse e progetti. Le economie insulari, infatti, sono state configurate come economie separate e, per molti versi, addirittura, chiuse, con ridotte sinergie con la terraferma; da qui, la necessità di dar vita a sistemi autonomi per i servizi essenziali quali la sanità, il fabbisogno idrico, lo smaltimento dei rifiuti, i collegamenti marittimi che appaiono sempre più inadeguati all’utenza. E’ necessario approntare al contempo, una diversa riqualificazione dell’offerta turistica che ha rappresentato, sin dagli anni 60, di fatto l’unica opzione di riscatto economico, consentendo un miglioramento delle condizioni di vita, ma che va ora rimodulata, superando i limiti connessi alla stagionalità e permettendo una fruizione distribuita lungo tutto l’arco dell’anno; per questo va dotata di risorse finanziarie adeguate da parte della Regione, a testimonianza di una effettiva sensibilità nei confronti delle esigenze del nostro territorio.
Ecco il motivo per cui il 20 e 21 settembre dobbiamo dare un contributo per cambiare colore alla nostra Regione. Le popolazioni insulari devono chiedere al governo centrale e alle regioni di investire su un progetto comune, ambire a una propria autosufficienza, aspirare a rappresentare un elemento propulsore per la propria economia e quella regionale.
L’approvazione di questa legge speciale consentirebbe di evitare l’emarginazione derivante dal fatto di vivere in un’isola, per affrontare ed abbattere le difficoltà legate all’insularità relativamente ai settori della scuola, del sistema socio sanitario ed assistenziale, delle infrastrutture e dei trasporti, per andare oltre uno sviluppo incentrato quasi esclusivamente sul turismo, mediante la valorizzazione delle tradizioni socio culturali, nonché delle tipicità dell’artigianato locale e delle produzioni alimentari tipiche, per la nostra Isola, per esempio, potremmo sfruttare la peculiarità territoriale e promuovere il turismo sportivo e le manifestazioni legate ad esso; si potrebbe, inoltre, creare una reale rete di sviluppo integrato delle singole realtà insulari. Solo superando la fase delle emergenze possiamo dare certezze agli investimenti pubblici e privati che nel futuro si potranno concretizzare, salvaguardando le economie delle nostre isole, migliorandone la qualità della vita e rendendo maggiormente competitive le imprese che vi operano. Resta, tuttavia, ancora molto da fare da parte della nostra Regione, ma siamo certi che dopo il 22 settembre con la vittoria di Susanna Ceccardi, le cose cambieranno e gli abitanti delle nostro arcipelago non dovranno più sentirsi “cittadini di serie B” ma toscani a tutti gli effetti. Di fronte all’ennesima notizia sulla paventata chiusura di qualche ufficio pubblico così come ai reiterati tentativi di smantellamento e tagli dei servizi, vedi Tribunale, Sanità e Trasporti marittimi, le isolate fughe in avanti alla ricerca di soluzioni personalistiche non pagano mai, e solo l’unitarietà delle azioni nel perseguimento di obiettivi comuni, può farci raggiungere il risultato sperato.
Dovremmo, appena insediati, muoverci sinergicamente per riparare i danni fatti dal governo regionale di Rossi & C.
IL 20 E 21 SETTEMBRE METTI UNA CROCE SU FORZA ITALIA E DAI LA TUA PREFERENZA A ADALBERTO BERTUCCI. PER DARE UNA VOCE IN TOSCANA ALLA NOSTRA ISOLA.