Dopo una tornata elettorale come quella appena conclusa, dove paradossalmente i Cinque Stelle gioiscono per l’esito del referendum sul taglio dei parlamentari e non vedono che si stanno estinguendo nelle percentuali rispetto alle ultime elezioni politiche, e dove il PD canta vittoria mentre ben 15 regioni su 20 in Italia sono in mano al centrodestra, sono necessarie alcune considerazioni locali, fra la Toscana e l’Elba.
Come ho avuto modo di ribadire nella trasmissione tv Primo Piano di Rtv38, alla quale ho partecipato in rappresentanza di Forza Italia, il candidato più adatto per conquistare la nostra regione probabilmente non era Susanna Ceccardi, ma qui andiamo a scontrarci (come del resto è accaduto per le scelte interne a Forza Italia sulle candidature nelle liste locali) con qualcosa di piovuto dall’alto, da parte di qualcuno che ancora una volta ha deciso per noi senza avere cognizione di causa ne’ contatti con le reali esigenze del territorio.
Qualcosa che assomiglia tanto a quanto accaduto a Portoferraio poco più di un anno fa, con una situazione che ricorda esattamente quella che le urne hanno delineato nei sette comuni isolani. L’Elba è terra di valori di centrodestra, è la Balena Bianca della politica toscana, ed allora come oggi le scelte politiche calate dall’alto hanno portato alla frammentazione, rendendo vana la potenzialità elettorale di questo territorio: c’è voluto un piccolo capolavoro di Marco Landi, al quale vanno i miei complimenti insieme agli auguri di buon lavoro, per riuscire a portare un elbano a Palazzo Panciatichi a rappresentare, sia pure dai banchi della minoranza, le istanze della comunità isolana.
Non posso esimermi, però, da una amara considerazione rivolta agli elbani: in un appuntamento elettorale come questo, dove la sinistra ha dimostrato in Toscana come si fa a “stringersi a coorte” quando si ha qualcosa di importante da difendere, è inconcepibile vedere che poco più del 50% degli aventi diritto sia andato a votare.
Il messaggio è rivolto soprattutto ai più giovani: avvicinatevi alla politica, smettete di delegare ad altri le scelte che condizioneranno inevitabilmente la vostra vita. C’è bisogno di partecipazione ed impegno, per colmare quel piccolo “gap” che ancora manca per conquistare finalmente il governo della nostra regione. E’ con questo scopo, con la speranza di poter affiancare presto qualcuno che ha voglia di cominciare a vivere in prima persona l’impegno politico, che continueremo nel nostro percorso, da Firenze all’Elba: bene o male, quello appena conseguito per il centrodestra toscano è il risultato più eclatante degli ultimi 50 anni, e si dovrà ripartire dalle piccole cose, dalle amministrazioni locali, per colmare quel lieve distacco, per cambiare ciò che non funziona nel nostro modo di fare politica e per dare la possibilità alle anime del centrodestra toscano ed elbano di esprimere, ognuna per il proprio territorio di riferimento, le proprie grandi potenzialità.
Claudio de Santi