«Mentre la politica decide il da farsi gli ungulati continuano a distruggere l’Elba. Non si perda altro tempo e si organizzi al più presto una azione di cattura e prelievo». Il Presidente di Coldiretti Livorno Simone Ferri Graziani non ci gira intorno e interviene a gamba tesa nel dibattito su cinghiali e ungulati nell’Isola.
«I tempi sono maturi - dice - La società civile, il tessuto produttivo e ora finalmente anche la politica locale chiedono a gran voce la revoca dell’Isola d’Elba come area vocata al cinghiale. La Regione non può più far finta di niente e deve intervenire».
«Gli agricoltori - aggiunge - lo chiedono da tempo e non abbiamo mai mancato di dar loro il sostegno necessario per questa battaglia. Prima del voto regionale abbiamo visto riaccendersi il dibattito sugli ungulati, grazie a un appello lanciato da numerose associazioni che chiedeva ai candidati regionali di esprimersi in maniera chiara sull’argomento. Oggi, a urne chiuse, finalmente si va creando anche un fronte di Sindaci che si espongono pubblicamente. Lo ha fatto per primo il sindaco di Marciana Simone Barbi, con una posizione condivisa poi anche dal Sindaco di Marciana Marina Gabriella Allori e da quello di Campo dell’Elba Davide Montauti».
«È finita l’ora delle polemiche e delle finte soluzioni che, dati alla mano, aggravano la situazione. Ora che la Regione Toscana ha un nuovo Presidente - dice ancora Ferri Graziani - non ci sono più ragioni per perdere tempo. Se i tavoli istituzionali non hanno ancora prodotto soluzioni efficaci e durature, si proceda intanto con una decisa azione di cattura e prelievo. Un’azione non cruenta - conclude - in linea con le procedure e le direttive in materia, che restituisca sollievo immediato all’ecosistema elbano. Solo con la cattura si tutela anche il lavoro delle aziende agricole e i raccolti da cui traggono sostentamento».