Questo è l’ultimo divieto effettuato dai nuovi proprietari della villa soprastante la spiaggia di Cala dei Frati: una recinsione in ferro più l’aggiunta di un incannucciato che impediscono di godere della vista dello splendido panorama a migliaia di persone.
Cito P. Gobetti: “Gli ostacoli sono fatti per essere superati”.
Una sentenza della Corte di Cassazione obbliga ville e alberghi esclusivi a garantire l’accesso al mare: “nessuna proprietà privata per nessun motivo impedisca l’accesso al mare alla collettività se la proprietà stessa è l’unica via per raggiungere una determinata spiaggia”.
Pongo nuovamente al sindaco Peria, alla sua Giunta e ai Vigili Urbani due precise domande:
1) I lavori alla villa soprastante la spiaggia di Cala dei Frati sono conformi a quanto scritto sul cartello dell’impresa esposto?
2) Deciderete seriamente di agire in maniera tale da restituire a tutti l’opportunità di raggiungere normalmente a piedi (non in barca a remi) Cala dei Frati, nelle due alternative e cioè via terra o via costa?
Siete pregati di dare una doverosa risposta, con la chiarezza che l’argomento merita.
Dimostrate che sapete agire nell’interesse della collettività, affrontando con forza democratica la questione risolvendola (come dovrebbe agire un’amministrazione di centrosinistra); avete i giusti strumenti per farlo sia con la sentenza della Corte di Cassazione che con l’esproprio per pubblica utilità. Avete, quindi, il potere e il dovere di restituire questo bene materiale e ora anche visivo e paesaggistico a tutti. Questo è ciò che i cittadini si aspettano da voi. In caso contrario, darete una grave prova di incapacità amministrativa e di disamore per la gente e l’isola, lasciando che un privato qualsiasi possa fare tutto ciò che vuole, a scapito della popolazione.
Luciana Gelli