Nell'ultimo consiglio comunale marcianese è stato discusso il consuntivo 2012. Le osservazioni che il gruppo di minoranza ha rilevato sono soprattutto incentrate sull'eccessiva pressione fiscale.
Infatti negli ultimi 4 anni il prelievo tributario pro capite (cioè quante tasse paga in media al comune ogni cittadino) è passato da 1.423 euro del 2009 a 2.258 del 2012 (circa 800 euro in più), un aumento del 35%. I servizi erogati però non sono cresciuti nella stessa misura.
In questo aumento ricade anche l'addizionale comunale IRPEF dello 0,6% sulle persone fisiche, istituita nel 2012. Ciò vuol dire che per ogni 1.000 euro (lordi) di stipendio/pensione 6 euro se ne vanno mensilmente per la tassa comunale sopra richiamata.
Alla maggiore imposizione fiscale non è però corrisposto un incremento della spesa in cultura, turismo, sport, sociale (che in tempi di crisi sarebbe auspicabile che aumentasse) e sviluppo economico, settori che nel 2012 hanno subito una contrazione, e che nel totale rappresentano poco più del 4% dei 5 milioni di spesa corrente.
A queste osservazioni alcuni assessori lamentavano il fatto che in un comune come quello di Marciana i margini di manovra sono assai ridotti, si attesterebbero intorno ad un 10 % del bilancio annuale.
Ma se così stanno veramente le cose, e non per una politica sbagliata nell'impiego delle entrate comunali, allora sarebbe auspicabile una rivisitazione degli assetti istituzionali del nostro territorio. Si dovrebbe cioè percorrere la strada della fusione dei tre comuni dell'Elba occidentale (visto l'esito del recente referendum), forse, allora, il margine di manovra del nuovo ente sarebbe più ampio di quel 10% indicatoci in consiglio dalla maggioranza e forse la spesa sociale sarebbe maggiormente presa in considerazione.
Marciana col Sorriso